1531 / Gusmano Calogero / 1935-11-19 /
a Don Calogero Gusmano, segretario del Capitolo Superiore
Visitatoria S. Francesco Saverio
Miyazaki, 19 novembre 1935
M.R. Sig. Don Gusmano,
In risposta alla sua carissima del 21/10/35.
Ringrazio vivamente dei preziosi consigli. Li avessi saputi prima avremmo risparmiato tanto tempo e inchiostro. Deo gratias. Il Signore ha i suoi fini.
Le invio il catalogo. La prego di verificare perché temo che ci siano delle manchevolezze. Risulta di luce meridiana la povertà del personale disponibile; ad ogni modo così avendo da lavorare non si sta colle mani in mano. Verrà anche l’ora del Giappone. Ho voluto, affinché le mie povere parole che gridano dolorosamente aiuto, avere sott’occhio lo specchio riassuntivo delle missioni nostre… Legga pure… quanta meditazione! Purtroppo il Giappone non è conosciuto. Novanta milioni di abitanti e trecento missionari… Molti dei quali sono… impotenti. Deus providebit. Non ho i nomi dei novizi italiani e racimolo i cognomi dai compagni – veda di aggiungere e correggere là dove ci fossero errori. Penso che i Superiori, pur essendo due edifici nettamente separati, penseranno di fare unica casa dello studentato e del Noviziato. Ad ogni modo si può anche separare (medesimo indirizzo). Per il Capitolo non posso formarlo certo se non ho il personale. La missione è stremata e, come vede, il Superiore della missione tiene il posto in quattro staffe (…è per darmi un po’ di tono!) col rischio di concludere nulla in nessuna. Già quattro ottimi missionari (fra i migliori) sono stati sottratti alla Missione. La santa anima di Don Piacenza… per me insostituibile… se la gode in Paradiso. Per me non posso fare ulteriori sforzi, salvo che chiudere. Ma sarebbe l’errore massimo in Giappone in questi chiari di luna – per questo che si pazienta a costo di qualsiasi sacrificio, che avrà certo le sue conseguenze di debilitare il personale, ma siamo qui per questo… E vedrà che uno dei primi sarà il sottoscritto. Fiat voluntas Dei e giocosamente canterà in una melodia mai sentita e fra le mie più belle il LAETANTES IMUS.
Per la teologia nostro vivo desiderio che sia come desiderano i Superiori, cioè con personale proprio, ma per le ragioni dette sopra o chiudo la missione o non sarà possibile, finché i Superiori non ci aiuteranno con personale formato. Dunque attendiamo.
Per Hong Kong sono ragionevolissime le ragioni dei Superiori, prendo le dovute informazioni, ma assicuro che è dal punto di vista economico e dal punto di vista dell’apprezzamento giapponese, aver fatto gli studi in Cina (Hong Kong è Cina bella e buona… e tutti lo sanno!) e dal punto di vista della formazione linguistica e costumanze giapponesi (in questo triennio ridotto a zero… dico ZERO) per l’apostolato dei nostri il MASSIMO DISASTRO. Ciò che non è di marca giapponese, non ha valore ed il risultato è nullo. Se insisto a che si facciano gli studi a Tokyo è perché il Gran Seminario è equiparato alle scuole dello Stato. Si assicurino i nostri amati Superiori che il Giappone è un paese assai assai assai diverso dagli altri. Ad ogni modo riferirò: tutto si vuole solo per il bene.
Al momento i Superiori hanno risposto a tutto, se ben ricordo. Poi se viene questa attesa visita… molte cose saranno chiarite. Dico in due parole due proposte e Lei come promette, esegua a tamburo battente:
Preghi e faccia pregare per me, secondo mie particolari intenzioni; è per la salvezza di anime, e la preghiera è onnipotente in tal genere di cose.
Propongo che sia tolto dal superiorato, perché ne è indegno sotto tutti i rispetti, il Rev. Don V. Cimatti.
Tengano sempre presente i Superiori, in Giappone trionfa la gioventù. Noi anziani è meglio in un angolo.
Riconoscente
Don V. Cimatti, sales.