Cimatti|Rinaldi Filippo|1927-10-28

294 /Rinaldi Filippo / 1927-10-28 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 28 ottobre 1927

Amatissimo e Reverendissimo Sig. Don Rinaldi,


Si avvicina la fine del mese che con Don Margiaria e Don Liviabella passerò a Oshima per le feste francescane, con la presenza del Delegato e per grandi concerti.

Notizie generali sulla nostra situazione di lavoro invariate dall’ultima mia. Attendo consigli ed ordini per l’acquisto dei terreni. Al ritorno invierò altro con un po’ di relazione pel Bollettino.

Mi preme ora dare qualche notizia del sottoscritto e dei confratelli.


A OITA tutti bene in salute materiale e morale. Il lavoro non manca e vi è bene a sperare. I piccoli pagani lavorano tra compagni e nelle famiglie. In progetto una conferenza su S. Francesco Saverio con musica nella gran sala di Oita.


NAKATSU: Piacenza guarito assai bene. L’oratorietto è ben avviato. Si proverà a mettere su una bandetta per armoniche a bocca, tanto apprezzate dai giapponesi. Tutti bene materialmente e spiritualmente. Avevano bisogno di un giovane per servizi di casa. Ho trovato un ragazzo di Miyazaki che lavorerà volentieri coi salesiani. Chissà!


MIYAZAKI: tutti bene. Qualche scatto tra Don Cavoli e Guaschino, ma ora va bene. Continua e si moltiplica il lavoro: scrivo anche al Sig. Don Ricaldone (abbia la bontà di leggere l’acclusa): occorre pensare e realizzare l’aiuto, dato le difficoltà di lingua e l’ambiente. Insisto dunque e anche Lei dica una buona parola pel Giappone.

Vengono formandosi due nuove cristianità con buone speranze di conversioni. Su, su… un po’ di fede, amatissimo Sig. Don Rinaldi! Anche a Miyazaki va accentuandosi (qui è più difficile per la presenza dei cristiani) il contatto coi pagani fanciulli e giovanotti. Deo gratias!


Il sottoscritto al solito:

  1. Salute buona per tutti gli aspetti.

  2. Lavoro e studio finché si vuole, qualche momento di incertezza nell’occupazione del tempo;

  3. Pratiche di pietà in comune, regolari, quando devo farle da solo in qualche occasione mi riescono maluccio.

  4. Regole e Ss. Voti: nulla di speciale.

  5. Carità, mi pare, con tutti. Certo non so comandare. Qualche confratello me l’ha già detto; è da 30 anni, che nonostante la superbia, ne sono intimamente convinto.

  6. Inconvenienti, per ora, non ne vedo.


Eccole, mio buon papà le notizie sommarie. Voglia benedirmi e, l’avvicinarsi della festa dell’Immacolata porti a noi la forza di essere tutti degni figli di Don Bosco e specialmente chi lo desidera più di tutti.



don Vincenzo Cimatti, salesiano