5250 / Dalkmann Giovanni / 1959-12-6 /
a Don Giovanni Dalkmann, Ispettore dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Chofu, 6 dicembre 1959
Rev.mo e caris.mo D. Dalkmann,
Un po’ di resoconto mensile.
1. - Sanità. Niente di nuovo. Non sento disturbi che mi impediscano i miei doveri.
2. - Studio e lavoro. Finito il corso pastorale (di cui invio relazione) in confronto di prima mi trovo un po’ disoccupato… Starò in guardia che il demonio non mi trovi disoccupato… Maggior impegno nei miei doveri ordinari di direzione e di insegnamento e di unione col Signore… e anche tanti lavori si possono trovare.
3. - Possibilità di adempimento dei doveri : ut supra 1- 2.
L’impegno… non viene mai meno la buona volontà di migliorare… e guai a me se non riesco… si avvicina la chiamata finale… Il bagaglio meritorio è così esiguo, che se non mi attivo, risico di presentarmi con le mani vuote.
Prega, prega per me.
4. - Pratiche religiose. Sai che da anni lavoro per migliorarle… qualche passetto si attua, ma… Le pratiche di comunità in giapponese riescono come possono per la difficoltà della lingua e delle orecchie… mi aggiusto come posso per farle con profitto.
5-6. - Regolare.
7. - Carità… Più diligenza nel seguire le anime con vera carità.
8. - Al momento mi pare che non ci siano inconvenienti in casa – come risulta anche dall’esito dell’adunanza dei voti mensili (novizi, filos. e teol.).
Il nostro D. Compri è ancora all’ospedale, spera essere libero per Natale o certo a fine d’anno. Ha avuto notizie della malattia gravissima del babbo. Preghiamo! 1
Di tanto in tanto disturbi di salute per l’uno o per 1’altro. D. Heriban discreto, ma non è certo un colosso, ma…
In genere salute buona in casa. Funzionano le stufe. Iniziati i lavori di lavanderia e si cercano di finire quelli della chiesa. Si penserebbe inaugurarla domenica 20 c. m. Al momento non ricordo altro.
Prega per noi. Sei fra noi cotidie in carità e in preghiera.
Tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Ero all’ospedale per 3 mesi per una pleurite. Il babbo morì proprio il 6 dicembre, ma lo seppi 12 giorni dopo per un disguido di posta. La lettera che annunciava il decesso, e che Don Cimatti aveva dato chiusa a un mio compagno da recapitare, rimase per alcuni giorni nella sua tasca. Non mi restò che pregare. (Don Compri)