2816 / Circolare Salesiani / 1941-10-16 /
ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Miyazaki, 16 ottobre 1941
Carissimi,
Come vi notificai, mi trovo per vari lavori a Miyazaki. Vi comunico alcuni desiderata e ordini dell’Amministratore A. ed avendo ricevuto un po’ di posta da Torino, alcune notizie che penso riusciranno gradite a tutti.
Come sapete, al prossimo Marzo bisogna siano presentate alle rispettive autorità locali, provinciali e centrali le prescritte pratiche per il riconoscimento delle residenze, opere annesse, case religiose in conformità della Legge e del Regolamento del Kyodan. È da tempo che si lavora per la preparazione delle lunghe, numerose e minuziose pratiche per non arrivare impreparati al momento opportuno. Sapete che per la parte amministrativa, per ordine dell’Ammin. A. è incaricato Don Liviabella, come segretario per le pratiche legali il Prof. Mori del Seminario.
La residenza dell’Amminis. Apost. e del suo ufficio è alla missione.1
Insisto quanto so e posso:
A che si dia pronta evasione a qualsiasi pratica, per piccola che sia o inutile che vi possa sembrare.
Si capisca che le pratiche legali, essendo in Giapponese, alle volte in formulari prescritti dalle autorità vi vengono trasmessi così, anche perché è secondo la legge che tali documenti debbano essere conservati in archivio ed esibiti colle indicazioni delle risposte, a richiesta dalle autorità nelle eventuali ispezioni.
Mi pare che voi tutti direttamente o in altre forme potete rendervi conto di quanto si consiglia o prescrive o si domanda, anche se scritto in giapponese. È in conclusione lavoro di ufficio di nuovo genere, che ad tempus i responsabili delle residenze debbono fare nel campo religioso, amministrativo loro deferito, come del resto abbiamo ben dovuto fare finora nel campo scolastico, nell’amministrazione dello “Shadan”, ecc. Cerchiamo dunque di entrare tutti in questo ordine di lavori, e pian piano abituati, sarà la cosa più naturale del mondo. Dunque: dar corso regolare alle pratiche, conservare le copie delle risposte e pratiche in archivio nuovo.
Nei vostri bisogni amministrativi rivolgetevi a Don Liviabella. Per altre pratiche relative al Kyodan al Prof. Mori. Siccome le singole province poi hanno anche norme speciali, oltre le leggi, così siete pregati d’informare il centro di eventuali richieste locali.
Don Cimatti, arrepta occasione, vi terrà a giorno di quanto può direttamente interessare la vita vostra religiosa secondo le leggi, e di quanto riceverà dall’Amministratore A. (che però regolarmente si servirà a seconda dei casi dell’Economo e del segretario).
Non dimentichiamo che molta parte dello spirito della legge, ed anche di recenti direttive della S. Sede e dei nostri Superiori (che si adoperano in tutte le forme per venirci in aiuto) sta in ciò: bisogna cercare tutti i mezzi per rendere le residenze e le opere indipendenti da aiuti dell’estero. Per le residenze la legge vuole che funzionino i tre rappresentanti cristiani, che tutti debbono interessarsi per la vitalità della loro missione.
Anche questa parte del lavoro, per molti nuova, bisogna sia pure assunta da tutti noi con senso di responsabilità e di sacrificio (e in certi momenti costa assai) ma non c’è via di mezzo: è dovere e specie nelle attuali circostanze, è necessario: non facciamoci illusioni. Noi tutti e i nostri cristiani dobbiamo darci d’attorno con tutti i mezzi per ottenere buoni risultati in questa direttiva, che è voluta dalla Chiesa e dallo Stato.
Il povero scrivente fa e farà tutto il possibile per alleviarvi le crescenti necessità, ma per il bene comune mettiamoci tutti in questo ordine d’idee e lavoriamo attivamente alla realizzazione pratica delle medesime. State sicuri che i cristiani comprendono benissimo, né noi salesiani non dobbiamo aver paura di domandare, bisognosi come siamo di tutto e di tutti.
In pratica: radunate i rappresentanti dei Cristiani per fissare i necessari contributi mensili, straordinari o liberi. Notate tutto ciò che si riferisca alla parte amministrativa parrocchiale a parte (anche questa materia è controllabile).
Gli iin (fabbricieri) raccoglieranno e consegneranno le esazioni (di cui dovrete render conto alla Cristianità). Così si comincia il magro bilancio iniziale e poco alla volta ci si orienta e si lavorerà con maggior speditezza. Raccomando a tutti, a me per primo, buona volontà ed esecuzione generosa, anche se costa sacrifici e rinunce. Vedrete che se tutti faremo con semplicità e giocondità ognuno la nostra parte, il Signore ci benedirà copiosamente.
Pensavo di sbrigarmela in poche parole… Sapete che sono lungo e involuto (me lo dite sempre, ma non sono ancora riuscito a correggermi). Perdonate. Quanto ho detto è per me dovere, suggeritomi dalle autorità, ed anche per me un gran piacere nell’intrattenermi con voi.
Notizie di famiglia.
Domandano preghiere speciali il ch. Caldiroli per la sorella defunta, ed il ch. Mantegazza e dell’Angela per i loro babbi gravemente infermi.
Il nostro Rettor Maggiore va rimettendosi da grave malattia. Ci benedice e scrive: “Mantenetevi nella carità, nell’esemplare osservanza e siate generosi nei sacrifici”. Non c’è bisogno di commenti: gli rispondo che non saremo secondi a nessuno nell’esecuzione di così preziosi consigli.
I Superiori dicono che a Torino le feste centenarie si rimandano a tempi più propizi. Per ora ci accontentiamo di commemorare la fausta ricorrenza nell’intimità familiare con preghiere, qualche funzione di Chiesa e col maggior fervore della vita religiosa.
La festa di Maria A. riuscì solennissima e con partecipazione di fedeli non inferiore a quella degli anni passati. Frequenza consolantissima ai SS.mi Sacramenti (18.000 com.), turni di 30 confessori contemporaneamente. Processione imponente e devota come sempre. L’otto giugno pellegrinaggio degli ammalati con guarigioni, fra cui una fanciulla affetta dalla nascita da anchilosi e rachitismo, che all’atto della benedizione sentì come un fluido attraverso tutto il corpo, si inginocchiò e si sentì guarita ed ora cammina e corre colle compagne, cosa mai avvenuta dalla nascita.
Notizie buone dalla Libia, attraverso relazione di Mons. Lucato: i nostri tutti bene e benemeriti della Patria e della Colonia.
A S. Francesco d’Assisi in Torino fu celebrato solennemente il centenario della prima Messa di Don Bosco all’altare dell’Angelo Custode. Predicò il triduo Don Zerbino, distribuite foto-ricordo a tutti i fedeli e chiuse la manifestazione S. Em. il Card. Fossati. Don Zanantoni già invitato per la manifestazione centenaria del primo catechismo. Tutti salutano. Deo gratias di tutto.
Raccomando il Rosario ben detto con fede e amore.
Vostro
Don V. Cimatti, sales.
1 Pur avendo la sede a Kagoshima, l’Amministratore Apostolico preferì mettere la sua residenza nella missione di Miyazaki, dove resterà fin dopo la guerra. Finora ne era incaricato Don Romani coadiuvato da altri confratelli, che per questo dovettero ritirarsi.