6073 / 1940 Relazione annuale alla Santa Sede / 1940-7-24 /
a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide
Prefettura Apostolica di Miyazaki1
Miyazaki, 24 luglio 1940
Eminenza Reverendissima,
La data del 30 giugno che segna la fine dell’anno amministrativo missionario, mentre mi dà la soddisfazione di presentare a V. E. ed al Consiglio Generale la prescritta relazione annuale del modesto lavoro compiuto dai missionari, mi dà pure la possibilità di poter presentare i nostri più sentiti ringraziamenti per la carità generosa con cui anche in quest’anno si è pensato alla nostra povera Prefettura Apostolica nella distribuzione dei sussidi.
Sia ringraziato il Signore, l’E. V., il Consiglio Generale e gli ottimi benefattori. Le preghiere e l’offerta dei nostri sacrifici per Voi tutti e la promessa di volere continuare con maggior zelo nel lavoro dell’Apostolato è la ricompensa a noi possibile che vi offriamo di gran cuore.
Stato generale della missione
Continuano le condizioni speciali, create dal momento che si attraversa, sotto la pressione del fattore economico, dell’emigrazione alle fabbriche e ai centri di lavoro, della chiamata alle armi della gioventù, per cui gli animi sono preoccupati da tante altre cose che non permettono il netto rivolgersi allo studio della religione. Ad ogni modo seguiamo un piccolo aumento nel numero ed un rifiorimento nelle vocazioni indigene maschili e femminili che fa pensare con gioia all’avvenire.
La mobilitazione spirituale indetta dal Governo giapponese per far fronte alla situazione, ha dato modo ad un’intesa e comprensione più viva della Religione cattolica, riconosciuta elemento di forza unitiva spirituale di gran valore.
In missione tale intesa non potrebbe desiderarsi più cordiale ed attiva per parte delle Autorità di ogni grado e dal giornalismo.
Si cerca da noi tutti di tener conto di questo favorevole momento in cui ci è permesso di lavorare in unione di queste forze per la maggior gloria di Dio e per la salvezza di queste care anime.
Lo sviluppo che si cerca di dare in missione alle opere di carità e di assistenza sociale per la cura della gioventù e dei poveri, sollevano lusinghieri commenti, attirano simpatie ed aiuti di consigli e di mezzi.
I missionari, benché stanchi, godono discreta salute – dovetti concedere speciale riposo ad alcuni fratelli coadiutori. Mi sono proposto di aumentare il numero dei missionari con l’apertura di nuove residenze. Uno sbilancio speciale nel ritmo degli studi e della preparazione del personale mi viene dato dalla chiamata alle armi di 12 seminaristi e di 3 confratelli salesiani (un francese e due giapponesi).
Nelle visite frequenti che faccio trovo le cristianità ben affiatate e fervorose (eccetto una per la non buona condotta del catechista che fu allontanato).
Trovo pure qualche elemento infiacchito nella fede, ma sono tutti tenuti d’occhio e seguiti dalle cure dei pastori, cui devo tributare tutto il mio plauso e tutta la mia riconoscenza.
Avvenimenti notevoli dell’annata
Coll’aiuto dei Superiori di Torino e dei benefattori si sta erigendo la casa della missione a Beppu, destinata anche ai missionari ammalati, tanto della Prefettura che dalle altre diocesi. La precedente era cadente e indecorosa.
A Miyakonojo si è fatto un piccolo ingrandimento della Cappella rendendola più atta allo scopo.
A Beppu si è benedetto il nuovo cimitero cristiano.
Pure a Beppu le Figlie di Maria Ausiliatrice (Suore di Don Bosco) stanno costruendo l’edificio devoluto all’Opera della S. Infanzia e la Cappella, l’edificio primitivo era cadente.
Nella medesima città la pia Unione della Carità ha costruito l’edificio per le consorelle e vicino alla Cappella sta costruendo la casa per il cappellano.
La parrocchia e cristianità di Tano è affidata al Clero indigeno.
Si continua l’opera della buona stampa, prestazioni per conferenze, concerti di propaganda specie nelle scuole, partecipazione a feste e ricorrenze indette dalle autorità a vantaggio dei soldati e delle loro famiglie.
Partecipazione del Seminario a pubbliche manifestazioni civili e militari con la banda e a lavori di utilità pubblica (dissodamento di terreni incolti).
Il missionario Don Marega continua i suoi studi sul Buddismo e studi storici sulle antiche cristianità di Oita con preziose scoperte di documenti ed individuazione di luoghi. I missionari si prestano pure secondo la loro capacità per composizioni e lavori di traduzione in aiuto alla buona stampa.
In occasione della data 2600 della fondazione dell’Impero il sottoscritto compose per piano una suonata commemorativa che il 3 gennaio fu trasmessa per radio a tutto l’Impero suscitando unanimi consensi di competenti e dei giornali. I missionari Don Margiaria e Don Marega fecero pure vari discorsi di propaganda culturale per l’estero. Come pure il sottoscritto musicò l’opera “Hosokawa Grazia” che data con successo nei massimi teatri di Tokyo e Osaka servì di ottima propaganda cattolica.
La Congregazione delle Suore della Carità giapponesi di Miyazaki apre una prima succursale a Tano, estendendo così man mano la sua attività di bene, si nota pure in essa una splendida fioritura di vocazioni.
Ogni residenza si prestò per decorare [tutte insieme] le feste in occasione del 2600° che si tenevano localmente.
Dietro l’impulso dato dal Rev.mo R. M. dei Salesiani per la Crociata catechistica, in ogni residenza con adunanze speciali, congressini, mostre catechistiche e gare e organizzazione dell’insegnamento si cercò di attuare l’utilissimo movimento.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice, lasciato l’Asilo d’infanzia di Miyazaki si trasportano a Tokyo, ove nei pressi della parrocchia di Mikawajima, affidata ai Salesiani, mentre gestiscono parte delle opere sociali delle medesima, stanno costruendo un nuovo asilo. È un’attività in meno per la Prefettura Apostolica di cui non si può non dolersi, si cercherà di fare in modo che non venga detrimento, sostituendola con altre forme appena sarà possibile.
Proposte
Pur rendendoci conto della situazione in cui si trova il mondo, oso insistere, secondo le possibilità del Consiglio, per uno speciale aiuto per l’erezione definitiva di alcune residenze che si rendono indispensabili (Nobeoka, Usuki) ed anche per la casa del Prefetto Apostolico, come pure per sovvenire alle necessità sentite assai fortemente nelle condizioni attuali, delle varie opere di beneficenza e assistenza sociale della Prefettura Apostolica.
È pure mio dovere informare l’E. V. ed il Consiglio generale di altre opere che se lavorano a bene dell’apostolato missionario in genere, lavoreranno però in particolare per la formazione del personale destinato alla Prefettura di Miyazaki. Intendo parlare cioè delle opere salesiane che sono alla mia dipendenza come Ispettore della provincia religiosa salesiana del Giappone. Per queste opere pure imploro l’autorevole protezione ed aiuto dell’E. V. e del Consiglio generale.
La scuola professionale di Tokyo ha ottenuto l’approvazione governativa di primo grado per le tre sezioni tipografia, sartoria e falegnameria. Quanti sacrifici pecuniari e quante sollecitudini abbiano costato ai Superiori di Torino e a noi le pratiche fatte, lo sa il Signore.
La tipografia Don Bosco ormai gode fama incondizionata di uno fra i massimi focolai della buona stampa, e lavorando per tutto il Giappone merita di essere segnalata alla considerazione dell’E. V. e del Consiglio Generale.
Il noviziato salesiano (7 novizi) e lo studentato filosofico e teologico del S. Cuore (25 allievi) rappresentano insieme al Seminario di Miyazaki le case di formazione dei futuri missionari della Prefettura Apostolica. Gli sforzi fatti dai Superiori salesiani per la formazione del personale giovane in posto sono rilevantissimi e vanno dando annualmente il loro frutto. Stendo con fiducia la mano e domando anche per loro aiuto o con speciale sussidio o almeno con elemosine di Sante Messe.
Si degni l’E. V. di accogliere questa mia povera relazione, che vuol esprimere una parte del lavoro visibile dei missionari. Il Signore solo sa e può valutare quanto costi al missionario la salute anche di un’anima sola; quante ansie, quanti dolori… e il più delle volte quanta indifferenza, freddezza, non corrispondenza dalla parte dell’anima che si vuol condurre a Dio…
Voglia l’E. V. benedire delle sue migliori benedizioni al lavoro dei miei cari missionari, fatto in terreno assai sterile, infruttuoso e martoriato di insoddisfazioni, preoccupazioni e di afflizioni; benedica i nostri cristiani e catecumeni ed in modo speciale i non cristiani.
Mi raccomando fortemente alla carità di preghiere e di aiuti dell’E. V. e del Consiglio generale, mentre col più profondo rispetto, prostrato al bacio della S. Porpora mi professo
dell’E. V. rev. ma
Umilissimo servo
Sac. Vincenzo Cimatti,
Prefetto Apos. di Miyazaki
e Ispettore sales. della Prov. del Giappone
[Da copia presso ACS]
1 Il governo giapponese ordina che i responsabili della Chiesa devono essere tutti giapponesi. Don Cimatti è il primo a dare le dimissioni. Gli resta solo il titolo di Monsignore! Durante la guerra avrà molto da soffrire dal suo successore. Lascia il Kyushu e si trasporta a Tokyo.