6064 / 1930 Relazione annuale alla Santa Sede / 1930-7-15 /
a S. Em. Card. Van Guglielmo Rossum, Congregazione Propaganda Fide
Missione Indipendente di Miyazaki1
Miyazaki, 15 luglio 1930
Eminenza,
Proprio in questi giorni ricevo il generoso sussidio che il Consiglio Superiore di Propaganda Fide decretava per la Missione Indipendente di Miyazaki, e il ringraziamento dei missionari più vivo e riconoscente dopo che a Dio si eleva all’E. V. che così degnamente presiede alle Pontificie Opere di Propagazione della Fede.
Nell’inviare all’E. V. l’annuale prescritta relazione mi gode l’animo di assicurare l’E. V. che in quest’anno di lavoro furono mantenute e rassodate le posizioni finora conquistate, furono aumentati per la formazione cristiana delle anime a noi affidate i mezzi di grazia con la frequenza ai SS. Sacramenti, coll’estendere per ogni dove la devozione al S. Cuore e le pratiche relative, la devozione alla Vergine col moltiplicare la predicazione, le scuole di religione, gli esercizi spirituali e le opere di propagazione della Fede.
Il lavoro intensificato dei missionari viene producendo risultati consolanti sia per l’assistenza religiosa dei cristiani riuniti nei centri (Miyazaki, Oita, Nakatsu, Tano) e per quella dei cristiani sparsi per la Missione a favore dei quali in case di fitto si aprirono nuove sottoresidenze (Takanabe, Beppu, Usuki, Morie), a cui una volta alla settimana e alla Domenica si reca il missionario o il catechista per consolare i cristiani e moltiplicare il lavoro di propaganda fra i pagani.
Coi mezzi ritenuti migliori finora e a noi possibili (conferenze pubbliche e concerti di propaganda, proiezioni luminose, divulgazione della buona stampa, ecc. ) si moltiplicarono pure le riunioni settimanali dei fanciulli negli oratori, tenute anche in case di pagani, il che ci dà modo di metterci in relazione delle famiglie e per mezzo dei fanciulli condurre a Dio i genitori, di aumentare il numero dei catecumeni e fondare piccoli centri di studio della religione, piccole cellule che permetteranno col loro svolgersi di ampliare la sfera di azione per la dilatazione del regno di Dio nelle anime.
Nuovi circoli giovanili furono fondati a Tano (circolo S. Pietro, per cristiani) e a Nakatsu (Circolo giovanile per lo studio della Religione per pagani).
E per iniziare sia pure in un modo poverissimo l’Opera dell’infanzia abbandonata, la missione si è addossato il mantenimento presso famiglie cristiane di un buon numero di fanciulli.
L’istituzione poi della Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli diede modo di iniziare in forma modestissima l’Opera di ricovero dei vecchi e la visita a famiglie povere.
Continua con crescente successo anche fra i pagani la pubblicazione del nostro quindicinale “Don Bosco” e il quindicinale “Foglie sparse” (foglietti di propaganda religiosa fra pagani).
Sono duecentomila copie che annualmente vengono spargendo nel Giappone e specialmente nella Missione la buona semente.
I massimi zelatori sono i nostri fanciulli e giovani cristiani e pagani. Che questo sistematico modo di propaganda ottenga qualche modesto risultato lo dice il fatto che i capi della religione pagana locali e i protestanti si riunirono per deliberare cosa avrebbero potuto fare per opporsi al nostro lavoro.
Ma quello che certo consolerà il cuore di V. E. sarà il sapere che per invito ed a carico della Missione si sono defintivamente stabilite a Miyazaki le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, fondate dal Beato Don Bosco, ed anche che si è iniziato sul posto la formazione del futuro personale della Missione coll’istituzione dello Studentato filosofico salesiano. Ma soprattutto allieterà il cuore di V. E. l’inizio del lavoro per le vocazioni indigene: ai due allievi che vengono formandosi nel Seminario di Miyazaki si uniscono altri nove per cui riuscimmo a preparare un po’ di posto nella residenza di Nakatsu.
Sono note all’E. V. le ragioni che mi mossero a questa fondazione e che ripetutamente esposi in memoriali e domande, finora purtroppo inesaudite, di sussidio straordinario per l’erezione del piccolo Seminario. Insisto fiducioso di incontrare nel cuore paterno dell’E. V. aiuto e consiglio.
Inviando i seminaristi a Tokyo o a Nagasaki, gli unici seminari esistenti in Giappone, viene quasi a raddoppiarsi la spesa – pensione – nel Seminario di Nagasaki avrei perduto in quest’anno nove vocazioni, perché le accettazioni si fanno di due in due anni: per questo sono ricorso alla fondazione di Nakatsu. Poi il personale formato in seminari fuori della Missione non può affezionarsi alla Missione suo futuro campo di apostolato (tanto più che varie di queste vocazioni ci vengono da zone diverse della Missione) né essere a contatto coi futuri suoi Superiori e collaboratori.
L’autorevole parola dell’E. V. si faccia interprete dei nostri bisogni e ci ottenga un sussidio straordinario per risolvere il problema vitale delle vocazioni indigene. Un sussidio straordinario mi è pure indispensabile per costruire una sala – asilo per bambini a Miyazaki per dar modo alle suore di iniziare nel prossimo anno il loro lavoro.
L’aumentato numero dei cristiani a Tano (più che raddoppiato) esige la costruzione della casa del missionario e catechista e anche qualche sala di riunione per lo studio del catechismo e riunioni di propaganda che per ora bisogna fare in chiesa.
Con gravi sacrifici potei condurre a termine a Miyazaki la progettata sala Don Bosco, ma i missionari delle varie residenze supplicano perché venga loro in aiuto per sviluppare utili iniziative che rimangono stazionarie o isteriliscono per mancanza di mezzi.
Come già ebbi a fare rilevare nella relazione annuale precedente i sussidi generosi di Propaganda (dato anche il forte cambio attuale) non sono sufficienti a coprire le spese di mantenimento, e colle offerte che da altre fonti posso percepire, riesco a stare in bilancio, ma per lo sviluppo della missione è assolutamente necessario un margine conveniente per far fronte alla necessità dello svolgersi delle opere e per venire a costituire la dotazione della futura diocesi.
Allo stato attuale la Missione non può contare su risorse locali; i nostri cristiani sono poveri, bisognosi della beneficenza del missionario, le spese sempre crescenti di manutenzione dei vecchi edifici, di propaganda, di stampa, di viaggi ecc. hanno bisogno di aiuti proporzionati che invoco dall’E. V. con viva fiducia di essere esaudito.
Prostrato al bacio della Sacra porpora, implorando una speciale benedizione per noi tutti e per le anime a noi affidate, ho l’onore di dichiararmi:
di V. E. Rev. ma
Devotissimo e umilissimo
Sac. Vincenzo Cimatti,
super. Miss. Indip.
Al Card. Van Rossum
Prefetto di Prop. Fide.
[Da copia autentica conservata presso ACS].
1 Da tenere presente che nel 1929 era incominciata la grande crisi economica mondiale e Don Cimatti era tornato in Giappone col primo gruppo di chierici che doveva mantenere insieme con le Suore di Maria A. appena arrivate.