353 /Giardini Mario / 1928-5-16 /
a S.E. Mons. Mario Giardini, Delegato Apostolico
Eccellenza Reverendissima,
Prima di abbandonare l’Isola grande, mentre di cuore ringraziamo il Signore della riuscita religiosa e morale dell’impresa, mi sento in dovere di ringraziare l’E.V. della gentilezza usataci, dell’impulso dato a tutto.
Sono 22 concerti e 2 funzioni religiose1 date in questo periodo di tempo e si può valutare la media dell’assistenza avuta a un migliaio di persone. Mons. Castanier ebbe la bella idea di stampare un volumetto di propaganda che era distribuito insieme alla musica delle canzoni di Meiji e della Regina a tutti. L’edizione di 20 mila copie esauritissima.
Sempre applausi, bis, fiori… si lasciò insomma buona impressione e voglio pensare che le anime avranno guadagnato.
Non so dirle degli incassi dei Padri (che non mi riguardano…), quelli dei Salesiani qualche offerta esigua, molta stanchezza, molte conoscenze di ogni genere (persone, luoghi, cose belle e meno belle), contentezza di aver cooperato a far qualche cosa per le anime.
L’impressione mia personale è che:
Nella diocesi di Tokyo c’è poca unione tra i missionari.
Nella diocesi di Osaka vero affiatamento fraterno.
Che i concerti hanno dato modo ai Padri di entrare in luoghi e in relazione con persone che non conoscevano, di poter parlare a pubblico che avrebbero mai avvicinato, e di fare buona propaganda.
Forse potranno essere fonte di risorse future anche per i salesiani… ma è cosa molto delicata, specie quando c’entrano in mezzo gli interessi locali dei Padri… Vedremo.
Hanno dato modo a noi di essere istruiti in molte cose. Dunque, Deo gratias! e a V.E. che ha dato la spinta, se no non mi sarei mosso.
I luoghi sono: Yokohama (2), Tokyo (2), Shizuoka (2), Nishinomya e dintorni (4), Kitano (1), Maizuru (2), Kaya (non vi sono cristiani) (1), Wakayama (2), Kishiwada (1), Kobe (1).
Quanto alle cose nostre:
Mons. Castanier ha fatto domanda ufficiale di averci a Osaka. Ne ho scritto subito al Superiore.
La lettera del Sig. Don Ricaldone (molto generica), annuncia:
l. Per quest’anno l’invio di un gruppetto (2) – se lo desideriamo, l’invio delle Suore. Fare le pratiche per l’acquisto di terreno per la casa di formazione. Pensare al finanziamento e a regolare la proprietà.
Come vede V.E. v’è una linea direttiva generale. In sostanza l’idea dei Superiori è cominciare dalla casa di formazione: quindi torna in ballo la questione del luogo, ecc. ecc.
Se per questo l’E.V. ha qualche buon pensiero e se in qualche modo materiale (con qualche sussidio extra) può venirci in aiuto, sia una volta di più benedetto.
Ma specialmente preghi e faccia pregare. Non posso terminare senza pregarla di rivolgere un caldo saluto al carissimo P. Cerroni e al fratello Parma e all’interprete, che nella breve nostra permanenza a Tokyo ci colmarono di vera fraterna carità.
Si avvicina la festa dell’Ausiliatrice nostra e la preghiamo per l’E.V. in modo speciale in questi momenti. Voglia benedirci in modo speciale e mi creda:
Dell’E.V. Rev.ma
don Vincenzo Cimatti, salesiano di Don Bosco
1 Di molti di questi concerti sono rimaste copie di programmi e foto, e anche copie del materiale distribuito e notizie di giornali. L’attività dei nostri artisti fu veramente straordinaria e servì a farli conoscere nella capitale e nelle zone centrali del Giappone. Come appare da queste lettere, l’Internunzio Mons. Giardini ne era entusiasta. Don Cimatti fin da allora per lo sviluppo dell’opera salesiana mirava alla capitale.