108 / Valentini Eugenio / 1925-12-20 /
al chierico Eugenio Valentini74, ex-allievo
[20 dicembre 1925]
Carissimo Eugenio,
Non pensare alla carta, ma alla mano e al cuore che scrive. Grazie della tua carissima fra quante ho ricevuto in questo tempo. Credo che poche anime si siano conosciute come le nostre e poche si siano sforzate come le nostre di aiutarsi ad amare Gesù.
Ricordi quanto abbiamo nascosto nel cuore di Dio? Furono le mie vere ed uniche consolazioni di Valsalice.
Grazie della preghiera intenzionale che farai per me e specialmente delle croci e sofferenze che mi auguri; vorrei vi aggiungessi le umiliazioni. Tutto questo forma il nostro vero avvicinamento a Lui che fu saturato di obbrobri.
Tu pensi poi troppo bene di me: purtroppo che non corrisponde a realtà. Sento anzi il dovere di inginocchiarmi e chiederti perdono di quanto male posso averti fatto colle parole e cogli esempi: Lui sa che l’intenzione però fu santa.
Prega, lavora, sacrificati per Lui. E prega per me, affinché il Signore mi ottenga nella sua bontà di raggiungere gli scopi che mi prefissi nel domandare la vita di missione.
Il 30 [di dicembre] in alto mare, ti penserò in occasione del tuo onomastico: ti conceda Gesù di essere un santo salesiano. Ti benedico, ti abbraccio nel Signore.
Buone feste e renditi interprete dei miei auguri presso gli altri.
Tuo nel Signore
don Vincenzo Cimatti
Ti unisco reliquia e autografo di Don Bosco.
74 In questa lettera di congedo piena di affetto annuncia la partenza per il 30 dicembre. Ma invece fu il 29.