3474 / Chierici salesiani in Giappone / 1947-8-6 /
ai Chierici teologi, filosofi e novizi salesiani dell’Ispettoria S. F. Saverio
6 agosto 1947
Carissimi Teologi, filosofi, Novizi,
e a quanti può interessare qualche notizia, che vi prego divulgare (specie in missione).
Le ultime notizie datano dal 29, festa di S. Pietro, del nostro Ven. Rettor Maggiore, spero abbiate ricevuto. Da allora non ci furono grandi cose per me.
Una gita di poche ore al natio loco. Come leggevamo sui giornali la resistenza opposta sul Lamone dai tedeschi portò a molti danni alla mia Faenza e specie al borgo (mio luogo natale). Non ho passato il ponte non osando rintracciare case di amici – una buona metà rasa completamente al suolo come le spianate del Giappone. La casa dove nacqui non esite più! Proh dolor! come ricordare ai posteri! Oh vanitas vanitatum! Su, Colussi, un buon spunto per propaganda…
Poi esercizi a Verona nella nuova chiesa (vi descrissi già le funzioni), poi a Mogliano con conferenza agli oratoriani – visita alla famiglia Riccato, grande benefattrice del Giappone (una preghiera speciale per loro).
Un salto fino ad Alassio e Savona per conferenze. Vidi il posto del disastro di Roano ove trovarono la morte 43 bambini della Colonia Milanese, avendo il barcone che li conduceva urtato in uno spuncione di ferro sporgente sott’acqua.
Poi a Borgomanero e finito gli esercizi, visita alla famiglia Castiglioni, poi D. Bovio e infine Don Crevacore: grazie a Dio tutte bene in salute e naturalmente tutte desiderose di vedere i figliuoli.
Come si viaggia in Italia? Come in Giappone, ma più celeri. Se volete stare al fresco si entra nei carri bestiame – nelle linee principali si rischia di stare come nei treni e tram di Tokyo. Ma si va sempre migliorando, coi diretti, rapidi, autotreni (le antiche littorine… non si possono dire i nomi richiamanti…).
Per la vita, tutti gridano, ma in pratica c’è tutto e di tutti i generi.
La politica non è argomento che leghi, ma se i vari partiti pensassero al vero bene del popolo dovrebbero essere più uniti e non dilaniarsi a vicenda.
Si stanno facendo i preparativi per il prossimo Capitolo e già stanno arrivando Ispettori e Delegati, ma ne mancano ancora molti.
D. Cecchetti è ai fanghi – D. Margiaria a Roma, D. Marega a Varazze. Non si sa ancora nulla del personale di ritorno o del nuovo.
Gran caldo, quale mai esperimentato – non piove (danno per l’uva e granturco) – si prega. Grandinate nel Bresciano e specie a Ivrea (anche la casa ebbe a soffrire).
In genere gli Istituti di formazione sono in montagna. In quasi tutti i nostri Istituti si ha il corso ginnasiale e tecnico pareggiato – in vari il liceo – vari con semplice esternato. Dovunque si lavora. Qua e là tifosi del calcio e dello sport.
Queste le notizie sommarie riassuntive.
A Maria A. rifiorire dei pellegrinaggi. Ve n’è quasi ogni giorno.
Quando mi domandano di voi, cerco di dire tutto il bene possibile, e ne ho sempre da dire.
Grazie a Dio la nostra cara missione ed opera salesiana in Giappone godono grande simpatia presso tutti. Lavoriamo e preghiamo per migliorarla e aumentarla: l’importante è che siamo buoni salesiani. Vi ricordo cotidie e voi fate altrettanto pel vostro aff.mo
D. V. Cimatti, sales.
P.S. Vi annuncio (un po’ di umiltà l’abbiamo tutti) che oltre friccioli musicali vari di poco conto, ho musicato una nuova operetta di R. Uguccioni: “La Madonna del nido” (leggenda ungherese). Oh, che musica!