Cimatti|Ambasciatore d’Italia a Tokyo/ 1932-7-5

963 /Ambasciata d’Italia / 1932-7-5 /


alla Ambasciata d’Italia in Giappone


Missione Indipendente di Miyazaki,

Miyazaki, 5 luglio 1932


La Missione designata dalla S. Sede col nome di MISSIONE INDIPENDENTE DI MIYAZAKI COMPRENDE LE DUE PROVINCE di OITA e MIYAZAKI, con una superficie di Kmq 13.728 e circa due milioni di abitanti. Fu affidata definitivamente ai Salesiani di Don Bosco nel 1928, distaccandola dalla Diocesi di Fukuoka, eretta nello stesso anno. È l’unica missione affidata ad Italiani nell’Impero Giapponese.

Per le memorie storiche, la missione si collega nella sua parte Sud al ricordo di JIMMU TENNŌ, il grande fondatore dell’attuale dinastia Imperiale, che partì da Miyazaki per la conquista del Giappone. Era pure della Provincia di Miyazaki quell’Ito Mancho, capo della prima spedizione andata dal Giappone in Italia nel 1584. Nella sua parte Nord svolse il suo apostolato l’apostolo del Giappone: S. Francesco Saverio nel 1549.

I Salesiani giunti fin dal 1926 in Giappone, per un anno – vinte le prime difficoltà della difficile lingua e dell’ambientamento – furono in grado di mettersi al lavoro, stabilendosi nei tre centri, già costituiti dai preti delle Missioni Estere di Parigi: Miyazaki, Oita, Nakatsu. Secondo lo spirito informatore della loro istituzione i Salesiani cominciarono fin da principio ad occuparsi dell’educazione dei giovani colle adunanze quotidiane (una specie di dopo-scuola) in cui col canto, coi piccoli divertimenti, col teatro, colle proiezioni luminose ecc., cercarono di renderseli amici. Appena fu possibile avere mezzi si pensò di iniziare scuole, per ora ancor assai ridotte nel numero e nella quantità degli allievi.

Là dove i Salesiani manifestarono la loro attività d’apostolato subito istituirono la riunione quotidiana o almeno domenicale dei fanciulli. Attualmente sono stabiliti una quindicina di centri con un complessivo (a parte le persone adulte) di 1500 allievi.

A NAKATSU: è istituita una scuola speciale di religione (corso di cinque anni) per la formazione dei giapponesi che desiderano farsi sacerdoti o religiosi o catechisti, e già ne abbiamo 25 in sede ed una decina sparsi per le residenze.

Altre scuole: Beppu con Missione e dopo-scuola, Aspirantato femminile; Takanabe con Missione e dopo-scuola, Studentato filosofico per la formazione del personale salesiano italiano (cui quest’anno cominceranno ad accedere anche i giapponesi) con 15 allievi.

Vi sono tuttora residenze a USUKI, MIYAKONOJO, KOBAYASHI, ABURATSU, ecc.: il mantenimento di tutte queste opere e del personale è affidato alla Provvidenza e alla carità dei buoni, non essendo possibile per ora pensare a risorse fisse locali. Il nostro modesto lavoro, iniziato cinque anni fa, improntato sempre sulle direttive del nostro Fondatore B. Don Bosco, ai principi della Religione e di Patria, servì certo indirettamente a far conoscere la nostra cara Patria in queste lontane terre ed anche direttamente e collo studio della lingua italiana e colle proiezioni luminose, conferenze e articoli sui giornali, ecc. sull’Italia; con concerti di propaganda cattolica a base di discorsi e musica italiana (a tutt’oggi oltre 300) da Tokyo a Oshima nel Ryukyu, in teatri, saloni pubblici, scuole, ecc.; con piccole esposizioni di elaborati scolastici provenienti dall’Italia; colla distribuzione di materiale di propaganda italiana inviatoci dalla R. Ambasciata di Tokyo.

Certo il vero motivo del nostro lavoro è per dovere l’evangelizzazione di queste anime in modo speciale dalla Chiesa a noi affidate, ma non possiamo dimenticare la diletta patria nostra.

Il R. Governo, mediante i buoni uffici della R. Ambasciata di Tokyo ci fornì materiale scolastico, libri e anche una graziosa offerta.

In fede:

Don Vincenzo Cimatti, salesiano

Superiore della Missione