Cimatti|Acerbi Franco|1957-12-14

4844 / Acerbi Franco / 1957-12-14 /


a Don Franco Acerbi, missionario salesiano in Giappone



Chofu, 14 dicembre 1957

Carissimo,


Penso che il bravo mio Felice sarà in sede – aiutatevi da buoni fratelli. Digli che non abbia paura di fare le prediche come gli ho suggerito (Vangelo, catechismo e viceversa). Persuadetevi che la parola del Signore e della Chiesa vale più della nostra, che pensiamo più adatta alle persone, alle circostanze, ai tempi, agli aggiornamenti… (scusami, sono fuori tema).

Grazie della tua carissima. Mi dici di pregare per te – certo, sicuro di essere contraccambiato – ne ho assicurato anche D. Bovio, sta’ sicuro.

Le vostre discussioni!!! La grazia dello stato che ci sia… è pacifico… se c’è (lo ammetti) per gli inferiori, è logico che si debba ammettere anche per i superiori. Il guaio è che si pensa che debba funzionare e che funzioni dal punto di vista individuale: in pratica cerchiamo di fare meglio che si può ognuno la propria parte.

Relativismo? Bisogna capire prima che cosa intendete dire. Nella vita pratica, che è fatta di realtà concreta, relativismo è fare come meglio si può i propri doveri verso Dio, verso di sé, e verso gli altri. Tutto il resto è campato in aria. Scusa che ho osato entrare… Diceva D. Bosco: “L’ottimo è nemico del bene”… Lavoriamo…, anime… e prima la nostra.

Ti abbraccio e benedico con D. Felice.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.