2544 / Barbaro Federico / 1940-7-13 /
Miyazaki, 13 luglio 1940
Carissimo Federico,
Mi pare un secolo che né ci vediamo, né ci scriviamo.
Si avvicina il tuo onomastico. Ho la consuetudine (se non mi dimentico) di passare nell’intimità spirituale coi miei fratelli quel giorno: affetto, ricordo, preghiera, tanto più col mio bravo Federico.
Non sei ancora perfetto, come assai meno di te lo è chi ti scrive e ti potrei fare l’argomentazione…
Bisogna che prima della Messa migliori anche con un taglio netto e con uno di quei volli alfieriani (vero o no che l’abbia detto) il solito punto in cui sei ancora debole, le piccole cose… Sento già un soffio sbuffante e sto per dirti anche in queste condizioni snervanti che “T’amo o pio bove!” (come vedi stasera mi fioriscono le reminiscenze letterarie): ma sbuffa fin che vuoi, è per il tuo bene.
Dunque, Federico, allegro e buono e… preparati al gran passo.
Saluta omnes. Dirai al buon P. Anouilh che ho ricevuto i conti e Don Liviabella risponderà.
Ti abbraccio e benedico.
Tuo
Don V. Cimatti