1513 tassinari |
1513 / Tassinari Clodoveo / 1935-10-16 /
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1.1 al chierico Clodoveo Tassinari, studente di teologia a Hog Kong |
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16 ottobre 1935
Caro Tassinari,
Non adontarti. La tua carissima meriterebbe un quaderno, ma spero me lo vorrai fare risparmiare.
Grazie delle tue osservazioni… e lasciamole, tanto… acqua passata non macina più. I vostri superiori, voi, tu e Don Cimatti siamo come siamo davanti a Dio: ci perdoni, ci aiuti ad edificare e… avanti.
Con Don Cimatti puoi parlare sempre fuor di denti – non temere quindi di non dare dispiaceri a Don Cim. (anche se non creda o crediate… non ne ho mai avuti nessuno né da voi… né dagli altri, ed il perché e semplicissimo; “Cerca di pigliar tutto dalle mani di Dio”).
Quanto provi ora sul desiderio del dolore, avrà valore sommo se lo pensi così, se no diviene una posa stoica e null’altro.
Il Signore ti dia modo di gustare quanto scritto tra virgolette quattro righe sopra.
Prego ed offro i miei piccoli sacricifi per i tuoi cari. Che di fronte al sacerdozio ti renda conto della realtà [che] è dovere. Quindi niente ti turbi “omnia possum in eo qui confortat me”.
Di Zanarini e Floran non so ancora nulla: penso che quest’anno riposeranno come ammalati. Di Bechis pure non ho notizie recenti.
Per Arri: che vuoi? In tanti anni di infermierato credo di non aver nascosto nulla agli ammalati – e non bisogna illudere Arri, anzi (se così piace al Signore) sia il nostro Don Beltrami: farà più lui che noi tutti insieme.
Tieni e tenete la posizione indicata: la vera. Ti abbraccio e benedico.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.