Cimatti|Marella Paolo / 1937-2-17

1814 / Marella Paolo / 1937-2-17 /


a Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico in Giappone



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI GIAPPONE1


Miyazaki, 17 febbraio 1937

Eccellenza Reverendissima,2

Se le raccontassi il momento in cui è giunta la sua fiorita “carità”, Lei vedrebbe come sono davvero eleganti le disposizioni della divina Provvidenza per venire in aiuto ai suoi figliuoli e specialmente al povero D. Cimatti. Grazie, e veda di non mettere mai limiti alla Provvidenza per venirmi in aiuto. Sono sempre disposto. In compenso le assicuro preghiere e sacrifici per Vostra Eccellenza.

Invio l’acclusa pratica al Card. Prefetto di Propaganda e dietro consiglio di Mons. Breton, le domando due parole di appoggio sicuro che la cosa sarà più facilitata e lesta. Non domando approvazione di una nuova Congregazione indigena, ma di iniziarla in Prefettura. Al resto penserà il Signore. Col bisogno sentito di operai giapponesi (specialmente poi quaggiù) per i motivi che Vostra Eccellenza conosce assai meglio di me, penso che Propaganda Fide non avrà difficoltà. Le buone Suore di S. Mauro si prestano a formare alla vita religiosa i primi germogli il materiale per iniziare c’è. Domando di incominciare. Affido al suo cuore paterno, all’amore che Lei sente per questa cara terra, una buona spinta per la cosa, fiducioso che il Signore farà poi Lui tutto. Può essere che a giorni le invii ancor qualche altra cosa.

Ho permesso poi al Missionario D. Lucioni il rimpatrio definitivo. È una forza che perdo, ma forse è un’anima che salvo. È un ammalato materiale e spirituale che in otto anni non ha trovato l’ubi consistam… e penso che non lo troverà mai. Poteva essere felice, far del gran bene… e poveretto… l’ha voluto lasciare. Fiat voluntas Dei. Sono anche prove queste, che unite alla lotta per l’esistenza, fanno stare in tensione e pressione. Meno male che un po’ di musica e in più il buon Gesù aggiustano subito i nervi.

Voglia pregare per questo povero tapinello… e lo ricordi sempre… questo povero sedicente Prefetto Apostolico di Miyazaki.

Don V. Cimatti, salesiano



A Monsignor Marella, Delegato Apostolico  

Tokyo





1 Le tre lettere che seguono sono le prime della serie di pratiche necessarie per avere dalla S. Sede l’autorizzazione per la fondazione della Congregazione indigena della Carità di Miyazaki. Tutte queste lettere sono fondamentali per capirne la storia, in cui Don Cimatti ebbe gran parte. Meraviglia che non siano riportate nella trascrizione dell’epistolario fatta da Don Crevacore. Probabilissimamente furono conservate nell’archivio della nuova Congregazione, e solo nel 2004 ne fu data copia al Museo di Don Cimatti. Forse fu questo uno dei motivi per cui si ignorò il contributo di Don Cimatti nella fondazione della nuova Congregazione.

2 Si conserva la lettera di presentazione di Mons. Marella con la sua firma. In essa scrive: “Io stesso visitai l’Ospizio al quale si accenna, e sono il primo a riconoscere che per assicurarne l’esistenza, e promuovere al tempo stesso altre opere di carità nella Prefettura, le giovani giapponesi sono le più adatte e le più desiderate dal popolo”.