Cimatti|Rinaldi Filippo / 1931-7-4

770 /Rinaldi Filippo / 1931-7-4 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Takanabe, 4 luglio 1931

Amatissimo Padre Rev.mo Sig. Don Rinaldi,

Coll’invio della presente unisco pure i moduli riempiti e prendo l’occasione per la solita relazione mensile.

DON CIMATTI. Salute ottima. Non mancano le piccole indisposizioni (ne ho avuto una che mi è durata tre giorni) ma chi ci pensa? Certo sono gli avvisi della vecchiaia e della morte che avanza. Estote parati!

Lavoro non manca e (salvo le incapacità) mi pare di potervi tener dietro.

Pratiche di pietà mi sembra di farle tutte. Qualche difficoltà quando non posso farle in comune. Sono il vero sostegno anche per combattere le tentazioni che non mancano.

Regole. Mi pare nulla di speciale. I Superiori sanno il desiderio di Don Cimatti.

Carità: pieno accordo con tutti.

Altro di notevole nulla.

Ho brontolato fra me e me alle volte dei Superiori: non di Lei, Don Ricaldone, Don Fascie, Don Giraudi… non si fanno vivi, e ce ne sarebbe bisogno.

Don Braga mi scrive: “Da 4 mesi da Torino nulla”. Che vuole? Siamo i più lontani; sappiamo che i Superiori pensano, pregano per noi… ma un rigo di risposta alle lettere, via… Almeno per sapere che sono arrivate”. Capisco!

Il Sig. Don Ricaldone fu ammalato – gli altri sono in giro. Beh! Lei ha capito.

Nelle circolari del Sig. Don Rua ci sono delle cose così belle sulla risposta alle lettere…

Che vuole? Se fossi convinto di saper fare farei, ma non è così ed ho bisogno di essere guidato. I Superiori non hanno creduto bene aderire al desiderio di tutti i missionari pel funzionamento dell’Ufficio Missioni e così sia.

Don Ricaldone ha troppo da fare e l’ufficio non funziona. Per me ho questa convinzione.

Ho supplicato i Superiori per un po’ di aiuto… anche con telegramma… mi era stato promesso e in base della promessa ho aperto il buco, che ora è da chiudere.


Casa di MIYAZAKI. Don Cavoli. Un po’ faragginoso e non ordinato, ma zelante, attivo. Si è già moderato molto negli scatti nervosi col prossimo.

Don Liviabella: vir simplex et rectus. Optime.

Coad. Guaschino. Invecchia e diventa pesante in tutto… Benino.


Casa di OITA. Don Margiaria. Bene. Un po’ preoccupato per i soldi, e forse non sfrutta santamente il personale, e quindi si apparta un po’ dai confratelli.

Don Escursell. Bene per il morale. Sempre preoccupato per le sue relazioni all’estero. Molto debole per la lingua. Va migliorando.

Coad. Merlino. Bene in omnibus. Non riesce troppo per la cucina.


Casa di NAKATSU. Don Tanguy. Bene in omnibus. Vuol far troppo e forse variar troppo, e quindi si stanca.

Don Lucioni. In altalena continua spirituale. Tipo sui generis, non ritiene di esser nel suo ambiente e quindi… Va migliorando.

Coad. Maccario. Passata la crisi è in un momento di calma, che non so quanto durerà. Nervoso, irascibile, credo più per malattia che per altro. Deve o fare i perpetui o rinnovare i triennali. Gli si consigliano i triennali almeno ad tempus.

Suore. Hanno iniziato l’asilo, quattro quindi sono rimaste a Miyazaki. Le altre colle aspiranti sono a Beppu. Per cui si rende necessario l’apertura di una residenza stabile a Beppu, per il servizio religioso e per sviluppare l’opera. Finché non so chi verrà da Torino sarà difficile concretare per il personale, e avrei bisogno di saperlo perché colla fine d’anno i chierici finiscono lo studentato e iniziano il tirocinio.

È anche questo un punto su cui si è tanto insistito, ma… Alle volte non si sa chi viene, se non quando sono sul posto (almeno pel Giappone è sempre capitato così…). Come si può disporre del personale? E Don Gusmano insiste per avere i dati pel catalogo pel 1° di novembre…

Eccole le cose più salienti. Ciò che ad onore dei confratelli devo dire è che:

1.- Lavorano per le anime loro e per quelle degli altri con vero spirito salesiano e buona volontà.

2.- Le inevitabili deficienze provengono:

a) da condizioni di salute dei singoli,

b) dall’inettitudine del capo religioso ed ecclesiastico.

La crisi mondiale è una gran brutta cosa, ma anche qui, se si rispondesse “non è possibile” uno sa come fare, ma…

Permetta lo sfogo e dica ai cari Superiori che ci aiutino anche per lettera… In ogni caso hanno ben i segretari. I confratelli si domandano: “Ma che fa tutta quella gente?”. Ricorda al Capitolo generale la famosa questione Don Savaré sul resoconto che domandava dell’operato dei Superiori? A parte la questione di diritto, che non fu risolta, non era mica lo stato d’animo di Don Savaré (forse anche il suo), ma di non pochi confratelli… e sono tutte queste piccole cose che le creano.

Permetta la digressione e lo sfogo: so che parlo al Padre.


Casa di TAKANABE. Don Piacenza. Salute precaria: dorme poco. Quindi in certi momenti un po’ aspretto, nervosetto. Optime in tutto.

Don Marega. Ha già fatto molti progressi, ma giudica ancor troppo di tutto e di tutti. Secondo me non è un tipo da case di formazione, benché forse meglio qui che altrove. Ah, se alla Crocetta facessero meno critica… Ad ogni modo sotto altri aspetti è elemento prezioso e spero riuscirà bene.

Don Carò. Optime in tutto.

Coad. Ragogna. Fiacchetto in tutto (forse anche per debolezza di costituzione) ma viene lavorandosi.

Ch. Arri: seconda filosofia. Bene in tutto. Vir simplex.

Ch. B.."Migliorato in salute. Ha però una vena di stranetto.

Ch. B.."Fiacchetto nello studio per mancanza di buona volontà. Si è messo con più forza.

Ch. Floran."Viene formandosi bene in tutto. Buoni numeri.

Ch. Filippa."Bene in tutto. Sente un po’ di sé, ma si lavora.

Ch. Zanarini."Benino. Tende al brontolamento. Fa sforzi.

Ch. Bernardi."Idem ut supra. Debole nello studio.

Ch. Braggion."Debole assai nello studio. Funge da assistente, ma non ha ascendente. Nervosetto. Fa molti sforzi.

Ch. Tassinari."Mediocre nello studio. Molto buono.

Ch. Dal Fior. 1° corso. Bene in tutto. Vir simplex.


Le rinnovo per mia tranquillità alcuni quesiti.

a) Don Braga insiste perché Don Cimatti vada ad aiutarlo per gli esercizi. Che ne dice? Naturalmente ho domandato aiuto per i miei.

b) Quid pel noviziato? Farlo? Aspettare? Per gli aspiranti che dire loro? Ne avrei due decisi per noi.

c) È il caso di pensare a dividere missione-Società salesiana?

d) Sono cinque anni che ho in mano il mestolo…

e) Possono i Superiori aiutarmi finanziariamente almeno per la somma promessa? Potessero farlo al più presto sarebbe una vera carità.

Ci dibattiamo in mezzo alle difficoltà, ma la buona e s. Provvidenza viene in aiuto in forme molteplici.

Voglia consigliarmi, correggermi (temo di essere molto fiacco nel dovere di correzione “argue, increpa, insta”) ed aiutarmi colla preghiera.

Lei è ricordato da tutti; voglia ricordare tutti noi e specialmente me, che ne abbisogno più di tutti.

L’abbraccio nel Signore. Tutto suo

Aff.mo

Don V. Cimatti, sales.