3132 / Circolare Salesiani / 1944-9-13 /
ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Tokyo, 13 settembre 1944
Carissimi confratelli,
Come vi ho fatto scrivere, col 15 c. m. mi sono trasferito allo studentato.1 Mi sostituisce a Mikawajima il nostro D. Tassan che a giorni finirà il suo corso di studi all’Università.
Anche il lavoro iniziato a Betlemme per l’Opera di quell’Ospedale, non realizzando i frutti sperati e promessi, cessa, ed il nostro D. Bovio coi suoi ritorna allo Studentato.
Il Consiglio Ispettoriale rimane così formato da D. Bovio, D. Tassinari e D. Dalkmann (che al momento, in unione con D. Bernardi per la missione, regge l’economia).
Ho creduto pure utile chiamare D. Akimoto per il Segretariato. Per la missione, come già fu stabilito in precedenza, per quanto non si potesse trattare col sottoscritto, i tre direttori del Nord e i tre del Sud, si intendano fraternamente, sempre sulle basi della nostra regola.
Mi si annuncia l’arrivo del nostro D. Erdö a Shanghai. Notizie buone dai nostri soldati, dagli ammalati e da Dairen.
Il prossimo mese di Ottobre sia da noi passato nella devozione del S. Rosario in unione alla nostra buona Mamma Maria e sotto la sua efficace protezione, e sotto quella degli Angeli Custodi nostri.
Fomentiamo a tutto potere la devozione del S. Rosario e ne esperimenteremo l’efficacia. Sia fatta la S. Volontà del Signore in tutto e pregate sempre per chi vi ha sempre e tutti presenti.
Vostro aff.mo
D. V. Cimatti, sales.
1 D’ora in poi Don Cimatti sarà residente allo studentato fino al 1946. Srive nel Diario: “Col 15 c.m. mi trasporto allo Studentato spinto dalle insistenze dei confratelli e delle autorità ecclesiastiche. Se avvenisse un internamento, si dice che la mia presenza possa essere utile sotto tanti aspetti. Faccio la figura del soldato che si ritira dal combattimento...è anche necessario per il bene delle anime di Mikawajima. Il mio sostituto farà con Don Broccardo assai bene.
I giapponesi amano l’attività dei giovani e anche i cambiamenti. Messo sulla bilancia mi trovo più che mancante in tutti i sensi, anche sotto questo aspetto è buono il ritiro. È un’altra occasione per cantare il “Bonum mihi...” e Deo gratias! Ritorno al mio lavoro di scuola un po’ più nutrito...forse mi è più facile e più proficuo per gli altri.”