Cimatti|Ishimoto Francesco/1960-5-20

5379 /Ishimoto Francesco / 1960-5-20 /


a Don Francesco Ishimoto, salesiano giapponese


Chofu, 20 maggio 1960

Carissimo D. Francesco,


Sai che non posso parlare molto né bene, tanto più nella circostanza della tua partenza.1 Due parole di ricordo per la tua nuova vita salesiana allfestero.

1. - Continua indesinenter la tua formazione salesiana, sacerdotale e apostolica sulla base:

a) Dell’esatta osservanza delle nostre regole e regolamenti e tradizioni.

b) Dello spirito di pietà (le pratiche nostre), di liturgia (culto; per te breviario e S. Messa), della parola (parlare, parlare… non parta da te un’anima cui non abbia cercato di fare un po’ di bene – almeno con la parola del buon esempio).

c) Dello spirito di famiglia (il nostro sistema educativo per te e per gli altri).

2. - Niente ti turbi! Ogni giorno non dimenticare: “Che cosa ho fatto oggi per la mia anima?”. Per la correzione dei tuoi difetti di carattere e per l’esercizio di virtù?

3. - Mettiti subito sotto la buona guida spirituale del Confessore e del Direttore e con cuore aperto, senza timore, parla e cerca di eseguire. Buone confessioni e buoni rendiconti.

4. - I tuoi studi ti devono avvicinare sempre più a Dio. Amali, anche se ti costassero qualche sacrificio. La regola ti dice “studia seriamente…”.

5. - Studia con calma il nuovo ambiente, non criticare, non scandalizzarti per qualche cosa che ti paia disforme dal tuo modo dì pensare e di agire… Parlacoi Superiori e agisci conforme alla regola con buona coscienza e gran pazienza.

6. - Nelle difficoltà e preoccupazioni di qualsiasi genere siano luoghi di rifugio:il tabernacolo, la camera del Direttore, e la nostra buona Mamma Ausil. e Immacolata, cui frequentemente consacrerai te stesso, i tuoi studi e le cose tue.

7. - Prega per noi, per me, il vecchio amico della tua anima… e per la mia buona morte. “Moriatur anima mea morte justorum”.

Ti benedice di cuore il

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


P.S. - Sia la tua perfezione: esecuzione dei doveri quotidiani (santificazione del momento presente) coll’amore di Dio e col cilicio della vita comune.



1 Il destinatario, giovane sacerdote, era inviato in Italia per perfezionare i suoi studi presso il P.A.S. di Roma.