4245 / Fratelli Orecchia / 1953-12-7 /
ai Fratelli Orecchia, già soci dell’Oratorio S. Luigi di Torino
Tokyo, 7 dicembre (1953)
Carissimi fratelli Orecchia,
Il buon D. Lussiana mi comunica l’andata in Paradiso della nostra cara mamma: la dico nostra, che per me era l’immagine della mia vecchietta di s. m.
Benché umanamente siamo addolorati, cristianamente parlando il transito al Cielo è il suo premio, e per noi è la sicurezza di aver una protezione di più. Dunque coraggio: guadagniamo tutti.
Buona e santa Sig.ra Nilla! Bravo Germano mio… sì, sì… il tuo è un bell’omaggio alla Mamma. Bravi tutti, continuando a volervi bene come quando e ancor di più come quando eravate sotto gli occhi di mamma.
Vi dico che non sapevo decidere se dire il requiem o il gloria all’annuncio, perché alla lettera di D. Lussiana più che un sentimento di dolore fece seguito un senso di gioconda pace – rivedendola in mezzo a voi sia nei primi anni di S. Luigi, sia in casa e più nell’ultima visita.
Certo che dopo Gesù e la Mamma nostra Maria, la Mamma vostra era il più bel tesoro di casa vostra, il vostro parafulmine.
Oh, la buona e santa Sig.ra Nilla! Ho celebrato per Lei; pregato e fatto pregare: ed ora continuo le mie relazioni intime con Lei, pregando con Lei per ognuno di voi.
Colgo l’occasione anche per augurare ai singoli e alla sorella le più belle benedizioni del Signore specialmente nelle prossime feste.
Per me al solito, in buona salute, allegro, anche troppo, al lavoro e in preparazione al gran viaggio che penso anche per me non sarà lontano.
Con grande affetto riconoscente un bel bacione a ciascuno e una benedizione dal vostro
Don Vincenzo Cimatti, sales.
Diretur… di quei bei tempi