2234 / Ricaldone Pietro / 1939-3-21 /
Ispettoria Salesiana S. Francesco S., Giappone
Miyazaki, 21 marzo 1939
Rev.mi Superiori,
Col 19 c. m. la Prefettura Apost. di Miyazaki ebbe il suo primo prete indigeno. Mentre di cuore ringraziamo tutti il Signore per questo prezioso regalo, con cui si inizia il graduale stabilizzarsi della diocesi indigena di Miyazaki, sorge pure un fatto nuovo per le nostre comunità, dovuto cioè alla presenza di un elemento estraneo alla vita religiosa.
Per necessità di formazione il Prefetto Apost. non può certo permettere al nuovo sacerdote di darsi immediatamente all’apostolato affidandogli una cristianità. Domanda almeno un anno di tempo per la dovuta preparazione, e nel frattempo è necessario che il sacerdote dimori con noi.
Essendo un fatto che verrà ripetendosi di tanto in tanto fino alla cessione totale della diocesi al clero indigeno, domando ai Superiori norme al riguardo o se già per altre nostre missioni questo fosse un fatto compiuto, a chi dovrei rivolgermi per norme al riguardo, o essendo un fatto che dovrà pur verificarsi per altri, domando se i Superiori hanno intenzione di studiare il problema e così dare norme comuni a tutti i missionari.
Come ebbi a scrivere in lettera al Rev.mo Rettor Maggiore, l’attuale elemento essendo stato lungamente fra noi ed anzi avendo anche fatto la filosofia fra noi (avendo olim in animo di farsi salesiano), mentre assicuro che non ha di quelle abitudini che produrrebbero cattivi esempi fra noi (fumare, ecc.) assicuro pure che conosce bene il nostro spirito; è una vocazione tardiva, e quindi né per Lui né per noi c’è da temere difficoltà, ma trattandosi di disposizioni di regola ed insistentemente ribadite dal Rettor Maggiore, domando a mio conforto e regola consigli e schiarimenti al riguardo.
Che della grazia
Obbligatissimo
Don V. Cimatti, Ispettore