1004 /Circolare Consiglio Missione Indip. / 1932-10-4 /
ai Consiglieri del Consiglio Missione ind. di Miyazaki
Riservata al Consiglio
Miyazaki - Takanabe, 4 ottobre 1932
Carissimi,
Appena si poté avere dalle Autorità quanto ci interessava sapere in relazione alla desiderata fondazione di Miyazaki, desiderata da noi, e desiderata e benvista dalle Autorità Provinciali e cittadine ed aiutata dalla Legge, mi do premura di comunicarvi la traduzione che se non è esattissima per la lettera, assicuro esatta.
Ad una prima lettura si possono naturalmente fare varie osservazioni, chiarite le quali, abbiate la bontà di leggere quanto segue. Don Piacenza sta studiando quello che potrà fare la missione: intanto prego che al più presto mi diciate il vostro parere, perché se non vogliamo perdere i sussidi di quest’anno, bisogna che iniziamo al più presto. Le autorità hanno già approvato. L’anno finisce al 30/3/1933.
Osservazioni e dichiarazioni - La proprietà è della missione, e quindi certamente entrerà nello “SHADAN” (è in corso la domanda sulla possibilità).
Il Governo e la Provincia certo pagano i sussidi stabiliti dalla legge. Il pagamento però è fatto alla fine dell’esercizio dietro presentazione dei conti. La città paga naturalmente in proporzione dei ricoverati che invia e anch’essa alla fine dell’esercizio. Quelli che entrano per conto della Missione occorre naturalmente che siano mantenuti dalla medesima.
Ha una parte di importanza massima la scelta della Direttrice cui incombe il PONDUS DIEI ET OPERIS… Se conoscete qualche donna forte (mulierem fortem quis inveniet?) che volesse sacrificarsi per quest’opera santa, segnalatela al più presto. Voi comprendete, occorre sia madre, buona amministratrice e polso di ferro per la disciplina.1
Per iniziare non è possibile naturalmente che sia tutto perfetto, se no non si inizierà mai – ad ogni modo invoco il vostro consiglio sincero e franco, ma fidato sulla Divina Provvidenza.
Si possono fare al Regolamento le modificazioni che si ritenessero del caso. Si presentò quello che era prescritto dalle richieste delle autorità.
Come pure i bilanci sono variabili nel caso che la pratica esperienza o il crescere dei prezzi delle derrate esigesse dei mutamenti. La legge non stabilisce la somma, ma un tanto (ad es. un terzo, un quarto del capitale necessario).
La città passa alla città ciò che da brevi manu ai poveri che si trovano nelle condizioni della legge.
L’Opera per vecchi, ecc. certo è gradita, e penso che oltre essere fra quelle più genuine dello spirito Missionario (è l’opera della Missione) e che ci metterà al contatto delle miserie umane, facendoci capire che sia la vera povertà, ci attirerà colle benedizioni celesti anche quelle umane, e proprio quelle del Giappone.
Sono a vostra disposizione per eventuali schiarimenti. Gli aiuti che ci dà la legge e una saggia amministrazione e più la Provvidenza mi sembra che non ci debbano far rinunciare all’impresa che negli attuali momenti è certo forte assai.
Attendo al più presto il vostro parere sull’opportunità dell’immediato inizio dei lavori. Nel giorno della festa dell’accanito amante della povertà affido la domanda al Consiglio. Pregate per me.
Vostro aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 L’Opera in questione è quella che divenne l’“Ospizio della Carità” di Miyazaki, culla dell’Istituto Religioso femminile “Suore della carità di Miyazaki”. Si omettono quattro pagine del regolamento, ecc. di cui sopra.La donna forte necessaria per la direzione fu poi trovata nella S.ra Hosafune Taki, di Nakatsu, il cui figlio aspirante era morto dei tubercolosi.