4945 /Rissone Stefano / 1958-6-10 /
al Dott. Stefano Rissone, ex-allievo di Valsalice
10 giugno 1958
Mio carissimo Stefano,
Grazie della tua del 16/5 che mi ha spiegato tante cose. Partecipo vivamente alle tue dolorose vicende, e non potendo fare altro prego il Signore ad tuam intentionem affinchè tutto si aggiusti per il bene materiale e spirituale tuo e della famiglia.
Poco prima della tua mi scriveva il Dr. Sperino (non so se lo conosci) per analoghe faccende assai più gravi.
Quanto devi soffrire, caro mio Stefano. Calma, preghiera e azione in mezzo agli inevitabili dolori. Come ti dicevo, ti siamo vicini colla preghiera e coll’affetto.
Prega D. Bosco o D. Rinaldi… Don Bosco vuol bene ai suoi ex-allievi. Fa’ pregare la tua famiglia e vedrai che tutto andrà bene. Grazie del tuo interessamento per la mia piccola propaganda. E tu farai quello che potrai e così i vecchi amici. Per facilitare la cosa invio a D. Zerbino un pacchetto contenente lettere e conti correnti in busta coll’indirizzo datomi da te olim.
Parte il 19 c. m. da Tokyo il nostro Ispettore che viene al Capitolo, si ferma alcuni giorni a Roma, penso che il 24-26 o giù di lì sarà a Torino e potrai trovare presso D. Zerbino quanto ti invio (lo avviso con lettera portata dall’Ispettore).
E grazie fin d’ora di quanto farai, fallo per il Signore, che ti rimeriterà abbondantemente.
Ossequi alla tua buona signora e ai tuoi figliuoli. In questo mese consacrato al cuore di Gesù, ama di più il Signore e affida a Lui la tua questione.
Andando a Valdocco, un’Ave per me alla Mamma e un bacio per me all’urna di D. Bosco come facevamo a Valsalice.
Ti abbraccio e benedico.
Il tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.