Cimatti|Barbaro Federico / 1937-2

1823 / Barbaro Federico / 1937-2-… /


al chierico Federico Barbaro, tirocinante



[Febbraio 1937]

Carissimo Barbaro,

Bravo! Capito tutta la tua lettera più o meno filosofica pur essendo piena di nomacci. Ci sei tutto tu e va bene, e va bene anche quello che fai per migliorare.

Quanto al monitore segreto… sono mezzi che liberamente si suggeriscono e con libertà si attuano.

È giusto quello che dici e nella valutazione dell’ambiente (ma l’ambiente dovete formarlo voi) e nelle tue difficoltà di scelta. In ogni caso c’è il Signore, l’Angelo custode, la voce della coscienza, l’esempio degli altri, la voce dei Superiori, la regola che ti possono più che sufficientemente ammonire.

È naturale che sia facile far predichini agli altri – è così anche per me – proprio come le campane dei nostri bei campanili che chiamano e stanno sempre poi allo stesso posto.

Ma si tratta di tendere a… Guai a me se si dovesse essere perfetti. La tendenza insita in tutti gli esseri (io l’ammetto in tutti i regni della natura) come l’espansione e la diffusione amorosa… Ecco perché bisogna anche odiare la superbia, il vizio più antinaturale di tutti…

Quindi, Federico, né apatia, né tragicità. Ogni giorno un colpetto a qualche cosa e vedrai che la statua, pur dolorando, sarà sbozzata e finita. E prega per me che spero presto salire agli eterei… e concludo con te “con tutto l’affetto di cui è capace un cuore” d’una cima dei matti ti assicuro preghiera.

Tuo

Don V. Cimatti