Cimatti|Conte Bonarelli / 1938-10-09

6196 / Conte Bonarelli / 9-10-1938 /


a S.E. Conte Bonarelli Direzione Affari Transoc. Roma


19 ottobre 1938


Prefettura Apostolica di Miyazaki - Giappone

Ispettoria S. Francesco Saverio del Giappone

Opera Salesiana Di Don Bosco

Promemoria sullo stato della Missione Salesiana in Giappone


Il primo gruppo dei missionari italiani salesiani entrò in Giappone nel febbraio del 1926, essendo partiti da Torino in numero di 9 (sei sacerdoti e tre salesiani coadiutori) nel dicembre del 1925.

Veniva loro affidata dalla Santa Sede l’ evangelizzazione delle due provincie civili di Miyazaki e Oita nell’ isola di Kyushu, con una popolazione di circa due milioni di pagani su una superficie di Kmq. 16.072,175.

Dopo il primo anno di studio della lingua, si stabilirono nelle città di Miyazaki, OIta e Nakatsu iniziando così il loro lavoro di apostolato.

Alle dipendenze prima della diocesi di Nagasaki e Fukuoka, fu eretta in Missione indipendente fino al 1935, quando fu eretta in Prefettura Apostolica.

Il lavoro svolto a tutt’ oggi si estrinseca nella fondazione di Chiese o Cappelle-Asili per l’infanzia abbandonata e per gli orfanelli e per i poveri vecchi - Ospizio a Miyazaki, Collegio a Nakatsu per l’ istruzione della gioventù povera e abbandonata - Oratori secondo il tipo salesiano di Don Bosco, Dopo-scuola, Dispensari di medicine - Ospedale per tubercolosi e Piccolo Seminario indigeno di Miyazaki.

La missione possiede pure una modesta tipografia da cui sono edite pubblicazioni settimanali e mensili in favore dei pagani e cristiani e per la propaganda della buona stampa.

L’ Opera salesiana si è pure svolta nella Capitale, ove sorge la Scuola professionale Don Bosco ( sezione tipografi e sarti), la Parrocchia di Mikawajima in cui sorgono diverse opere di assistenza sociale (Asilo, Dopo-scuola, Dispensario, ecc..) ed infine il Noviziato e Studentato filosofico e teologico per la formazione in posto del giovane personale tanto italiano che giapponese.

La prova di vari anni è riuscita assai bene, perchè i giovani più facilmente si adattano e ambientano che gli adulti e apprendono con relativa facilità la difficile lingua e le costumanze locali e meglio si compenetrano dello spirito giapponese.

I Salesiani di D. Bosco, fedeli allo spirito del loro fondatore, mentre hanno cercato di compiere in tutto il loro dovere di missionari per la propagazione e conservazione della fede nella zona loro affidata, in tutte le forme che erano loro possibili, non hanno dimenticato di lavorare anche da buoni italiani.

E quindi e con le parole, e con gli insegnamenti, e con conferenze di propaganda ( con o senza proiezioni luminose) non tornava loro difficile fare buona propaganda, rettificando

idee, lumeggiando situazioni, ecc...

Uno dei mezzi poi che servì assai in una forma gentile a propagare non solo la fede ma anche la conoscenza della nostra patria, furono i concerti musicali per la massima parte di musica italiana vocale o strumentale. Fino ad oggi furono tenuti oltre 600 concerti nei più disparati ambienti ( teatri, sale pubbliche, luoghi di riunioni di società, ecc..).

Nelle nostre scuole si insegna pure la lingua italiana, ed il personale giapponese che incomincia a lavorare con noi usa anche questa lingua.

(Manca qualche parola) ...ma anche questa prova che ci deve dar modo di venirci formando un personale giapponese che comprenda più profondamente lo spirito italiano.

L’ opportunità di agire con relativa prestezza in questi problemi, data l’ opportunità del momento tanto in Giappone che in Manciuria, le necessità in cui ci troviamo che mi obbligano a domandare aiuto al nostro Governo nazionale, la difficoltà di poter avere un immediato contatto colle Autorità, mi hanno suggerito il presente Promemoria, la cui sostanza ebbi l’ onore di presentare al Capo della Missione Nazionale Fascista in Giappone.

In fedesac. Vincenzo Cimatti sales.

Prefetto Apostolico di Miyazaki - Giappone

Ispettore delle Opere Salesiane in Giappone


Torino, 19 ottobre 1938