994 /Consiglio Opera S. Pietro Apostolo / 1932-9-15 /
al Consiglio generale dell’Opera di S. Pietro Apostolo - Roma
Miyazaki, 15 settembre 1932
Affido questa nuova domanda alla nota carità ed allo studio del Consiglio Generale destinata a venire in aiuto a questa povera Missione e nella questione vitale della formazione del Clero Indigeno.
Riassunto della questione
Dopo vari anni di pratiche in favore dell’erigendo Seminario il Consiglio Centrale decretava ed elargiva in data 17 dicembre 1931 il sussidio di Lire Ital. 100.000.
In data 9 marzo 1932 l’umile sottoscritto presentava nuova domanda per un supplemento Sussidio essendo il primo impiegato nella compera di un bel terreno su cui si costruirà l’edificio scolastico e locali annessi e permetterà anche di metterne a parte a coltivazione per il mantenimento della famigliola.
In data 6 aprile 1932 il Segretario Generale Mons. Zanin rispondeva che al momento il Consiglio si trovava nella dura necessità di sospendere sussidi di lavori anche urgentissimi. “In autunno si vedrà come vanno le cose ed allora riprenderemo anche la sua nuova istanza”. Ho fiducia nella carità, nella volontà del Consiglio.
Posso aggiungere la realtà dei fatti alla domanda del 9 Marzo, che rinnovo con la più viva insistenza.
Questione attuale
Nell’Aprile di quest’anno il numero dei Seminaristi da 17 è salito a 22 a cui se ne aggiunsero dopo poco altri tre per cui attualmente sono 23.
Non so come fare ad alloggiarli convenientemente. Le sale di scuola servono a tante cose; si usufruisce di tutti i buchi della casa per camera da letto. Si sono dovute rifiutare varie domande e pel prossimo aprile vari già bussano alla porta per entrare avendo durante le brevi ferie d’Agosto alcuni dei nostri Seminaristi fatto con la parola e con l’esempio ottima propaganda.
Se il Consiglio Generale può con uno sforzo generoso assicurarmi a data fissa, probabilmente durante l’anno in corso un Supplemento sussidio posso pel prossimo Aprile avere l’edificio pronto, ed il problema è risolto definitivamente.
Oso domandare il Sussidio di Lire in globo o in due rate (ma fisse) o nella forma che l’onorevole Consiglio Generale crederà più opportuno per il bene dell’Istituzione.
L’importante è che la carità loro non venga meno proprio al momento della soluzione.
Il Signore illumini e diriga il Consiglio Generale a prendere quelle decisioni che sono conformi alla gloria di Dio e al bene delle anime.
Nell’attesa noi tutti preghiamo per il consiglio e per i benefattori per il prospero progredire dell’Opera di S. Pietro.
Col più profondo ossequio
Obbligatissimo
Sac. Vincenzo Cimatti, Sup. Miss.