3347 / Marella Paolo / 1946-7-26 /
a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico
Miyazaki, 26 luglio 1946
Eccellenza Reverendissima,
Grazie del telegramma. Trovo sulle lezioni di Dir. Can. del Pugliese quanto, credo, mi autorizzi di far fare i voti al richiedente, pregando i Superiori di domandare le sanatorie che fossero necessarie, ecc. Legga con tutta libertà.
Se avesse V. E. la possibilità di far pervenire alla nostra Procura di Roma o Torino l’acclusa domanda sarebbe per me una vera carità. In caso contrario, avendo occasione, l’affidi al nostro Don Bovio.
Spero nella seconda metà di Agosto di poter rivedere V. Ec. a Tokyo, se mi lasceranno venire. Dico così perché passiamo un quarticello d’ora degli antichi tempi.
Questi bravi americani ci ripigliano i doni alimentari che ci avevano regalato (alla Missione di Miyazaki e al cosiddetto Seminario), perché gli stranieri non possono mangiare quanto è dei soldati americani. Penso che si tratti di competizioni personali, di sgambetti fra vecchia e nuova amministrazione, che non avranno altre ripercussioni.
Ad ogni modo le modalità… furono soldatesche e non molto onorevoli per noi né per loro. Non so quando permetteranno uscite fuori Miyazaki.
Posso fare un bel pezzo sulle parole: “Dominus dedit…” e cantare con più fede: “Pater Noster…” (per i miei poveri figlioli di Miyazaki) “panem nostrum quotidianum da mihi hodie…”.
E preghi per me e per i miei.
Suo dev.mo
D. V. Cimatti, sales.