2236 / Tassinari Vasco / 1939-3-25 /
al chierico Vasco Tassinari, fratello di Clodoveo missionario in Giappone
25 marzo 1939
Vasco carissimo,
Grazie della tua e degli auguri e delle preghiere.
Ohé… Non lasciarti sfuggire la vocazione per gli epiteti che possiamo darci… Vedi, il bello è proprio qui: penso che noi due possiamo cantare bene (spero che tu sii meglio di Clodoveo… sei tenore? Basso?) il versetto [in musica] “et de stercore erigens pauperem”; più poveri di noi due (in tutti i sensi) credo non ci sia nessuno: è anche questo un motivo per cui andiamo d’accordo. [In musica] “Ama nesciri et pro nihilo reputari”. Questa è una bella falsariga… No, una vera via per cui procedere: per noi due, un po’ duretta, perché via! un po’ di umiltà l’abbiamo, ma Vasco mio, non c’è nulla da farci, o mangiare questa minestra o saltare questa finestra, che equivale non escludere nulla e mettersi fuori di via.
E per oggi basta, e penso che se riusciamo in questo siamo santi.
Allegro, allegro ed operoso. Ti abbraccia il
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti
P.S. - Un saluto al buon Don Centa, al mio Don Capuzzo ed al buon Don Isacco.