5915 / Grigoletto Giuseppe / 1963-4-10 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
Chofu, 10 aprile 1963
Carissimo D. Giuseppe,
l) In primis: buone e Ss. feste pasquali con l’abbondanza delle grazie del Signore sulle nostre anime, sulla tua, del buon D. Marcoaldi, del caro Mons. Cognata (non so l’indirizzo… ti prego di farmi tu da interprete per la sua carità per me… preghi per la mia buona morte… mi benedica… lo ricordo cotidie) e delle anime a te affidate. Ad invicem: auguri, preghiere e forti propositi di sempre vita migliore. Coraggio, caro D. Giuseppe, dobbiamo farci più buoni, sempre più buoni… non perdiamo l’occasione che ci offre il Signore. Maria A. e D. Bosco intercedano per noi.
Dunque rianimiamoci al lavoro…
2) Sorpresa, gioia per il saluto del Prof. Tessari, gli ho risposto.
3) Il buon Claudio mi aveva scritto in occasione della morte del babbo. Caro Osvaldo, ha fatto una morte da santo, l’ho sempre pensato davvero un bravo cristiano, ho pregato e fatto fare suffragi (in questi ultimi mesi, da novembre a ora – 4 o 5 carissimi ex-allievi sono passati all’eternità. Requiescant!… e prepariamoci bene… penso tra le braccia di Maria A. e assistiti da D. Bosco. Deo gratias!).
4) Grazie del saluto del bravo Da Tolmezzo. Lo benedico e prego.
5) Non potei prendere D. Barbaro per comunicargli il desiderio espresso di quella signora di avere un’immagine di Maria Aus. (giapponese), ché quando giunse la tua, era già in volo.
6) Per gli insegnamenti del nostro D. Rinaldi sull’educazione della giovane non conosco che quello che ne scrive D. Ceria nella vita, e anche quanto ne scrive una formata da lui (non ne ricordo il nome) nella bella pubblicazione: “Il cuore di D. Rinaldi” (che penso conoscerai).
Se fossi in relazione con le superiore o con qualche F.M.A. di Nizza o di Torino (Istituto Inter. di Pedagogia) o anche con D. Valentini (Direttore della Crocetta) domandare non costa niente, potresti forse avere alla mano buon materiale.
7) Ho voluto rileggere il trattenimento “Le virtù di S. Giuseppe” del nostro S. Francesco, ne convengo con te sul pensiero tuo di trovarvi buoni elementi spiegativi del 1o sogno: alla prima lettura di tanti anni fa non pensai a questa applicazione. Grazie.
Il “Justus ut palma florebit” fu applicato (nella figura naturalistica della palma) dal Card. Maffi alla figura del nostro D. Rua in occasione della [celebrazione] in cui fu proclamato Venerabile. Non ricordo (quanti anni fa!) se ci fosse allusione a D. Bosco negli elementi della palma (e forse il Card. Maffi tolse da S. Francesco il paragone iniziale).
8) Grazie alle preghiere-ricordo onomastiche. Contraccambio cogli auguri e preghiere pasquali. Ossequi al car.mo D. Marcoaldi. Ad invicem…
Tuo
Don Vincenzo Cimatti, sales.