Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-11-20

846 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-11-20 /


a Suor Letizia Begliatti, Direttrice a Beppu



Missione Indipen. di Miyazaki


[20 novembre 1931]

Rev.ma Madre,

Non mi fu possibile per le occupazioni di questi giorni e anche perché desideravo consultare il mio Consiglio, rispondere prima alle sue controrisposte chiarite verbalmente. Ho tentato di tener conto di tutto, e pur comprendendo che non è cosa perfetta la sottopongo alla sua benevola considerazione affinché possiamo addivenire alla conclusione.

L’idea centrale deve essere questa. Come missionari dobbiamo realizzare per quanto dipende da noi la gloria di Dio e la salute delle anime, anche quando siamo nelle difficoltà personali, tanto di indole personale che materiale.

Il nostro desiderio è che le Brave Figlie di Maria A. si prendano per conto proprio l’attuale opera e quelle che crederanno utile in seguito e aiutino la missione per l’educazione femminile, come i salesiani lavorano per quelle maschili. Sarà possibile studiare definitivamente il problema appena ricevuta la risposta del loro Consiglio Generale. E credo che sarà la soluzione migliore per il bene comune.

In attesa del parere delle loro Superiore eccole le attuali controrisposte, che mi sembra debbono avvicinare alla futura soluzione nel senso desiderato da tutti.

Appena sarà possibile fare altre migliorie, ben volentieri la missione è disposta a farle. Per me accetto qualsiasi proposta, purché si realizzi la gloria di Dio e la salute delle anime.

Altra idea fondamentale. La missione desidera con tutte le forze possibili aiutarvi nel lavoro, e Don Cimatti e Don Antonio e tutti gli altri missionari sono a vostra disposizione, e desiderano che lo sappiate, affinché non ci siano dubbi o timori. E proprio anche questa mattina così si esprimeva Don Antonio. È nostro dovere (ed ho voluto che nella convenzione comparisse quanto dai Canoni è a noi attribuito come dovere) ed è piacere.

Non spaventatevi delle forme accidentali in cui alle volte si possono dire le cose. Lavoriamo e tutto sia per la gloria del Signore che in relazione al lavoro ci giudicherà.

Animo adunque. Stringetevi più fortemente intorno ai missionari, e non temete di nulla.

È che le opere che avete tra mano sono difficili per voi? Studiamone delle più facili. È che desiderate tentare altre forme di apostolato? Tentiamole. L’importante è che lavoriamo per LUI. Tutto il resto è umanità e finché saremo a questo mondo sempre avremo da provare queste e simili difficoltà. L’assillo di Don Cimatti e di Madre Letizia è certo la questione finanziaria. Non dubiti che il Signore ci aiuterà anche in forme miracolose se sarà necessario.

Desidererei che anche per questo quando ha qualche apprensione, desiderio o altro che teme dire ad altri, lo dica senza timore al sottoscritto.

Voglio sperare che presto la missione farà il suo dovere per la nota questione, ad ogni modo anche per questo non tema.

L’impressione anche di Don Tanguy e di altri è di aver trovato voi tutte un po’ scoraggiate. Questo non va… Fiducia in Dio, allegria e calma di spirito.

Se il Signore ci fa provare le difficoltà è segno che ci vuol bene. Facciamo quello che possiamo ed il Signore è contento. Avanti dunque nel nome del Signore e senza paura.

In attesa del suo riscontro e sempre assicurandola delle mie continue preghiere per Lei e per le consorelle ed aspiranti, mi dico di tutto cuore:

Dev.mo nel Signore

Don V. Cimatti