43 / Stefanutto Giuseppe / 1922-8-23 /
al chierico Giuseppe Stefanutto, ex-allievo, assistente ad Este38
Este, 23 agosto 1922
Ti stia presente alla mente e alla volontà che l’unione con Dio, favorita coi frequenti richiami a Lui (giaculatorie, aspirazioni, desideri, visite), è una delle basi di azione e di perfezionamento.
Prega per le persone (confratelli e giovani) verso cui ti senti inclinato o da affetto o da qualche odio o divergenza. All’atto affettivo o di odio sregolato succeda subito o al più presto la preghiera, come penitenza. Ricorda a Gesù nella S. Comunione o visita il nome dei più bisognosi.
La correzione affabile, costante, individuale, previa nozione chiara e ripetuta del regolamento, sarà il mezzo per avvincerti i cuori ed ottenere (col concorso dei mezzi precedenti) buoni risultati.
Nel tuo perfezionamento ti siano di guida i seguenti pensieri di S. Francesco di Sales:
Far molto; credere di non aver fatto nulla che abbia valore; non perdersi di coraggio e sempre ricominciare, ecco il segno dello spirito di Dio vero.
Tienti con allegria umile davanti a Dio, ma sii ugualmente allegro davanti agli uomini. Sta’ contento se gli uomini non si curano di te. Se ti stimano ridine di cuore del loro giudizio e della tua miseria che ne è l’oggetto; se non ti stimano, consolati allegramente, che almeno in questo gli uomini dicono la verità.
Non bisogna mai rompere le corde che scordano o abbandonare lo strumento guasto. Bisogna ascoltare bene dov’è guasto, e dolcemente tendere la corda o rilasciarla secondo i casi e l’arte; la pessima tentazione è quella dello scoraggiamento.
L’esame quotidiano ben fatto, portato specialmente e successivamente sulle azioni più importanti e meno riuscite, sarà il termometro segnalatore della tua vigilanza e della tua attività nel bene.
Memento ad invicem!
don Vincenzo Cimatti
38 Consigli ideali a un giovane educatore.