940 /Tanguy Giovanni / 1932-5-11 /
a Don Giovanni Tanguy, salesiano, missionario in Giappone
11 maggio 1932
Carissimo Don Giovanni,
Grazie della sua del 9 Maggio.
Per la Cresima faccia tranquillamente Lei che conosce l’ambiente, le necessità, ecc. Desidero fare un sopralluogo a Morie, ma siccome sarà di sfuggita, per vedere il posto e se è possibile combinare qualche cosa di concreto, così penso che non ci sarà comodità per i cristiani. Quindi do tutte le più ampie facoltà e faccia in Domino, quanto è bene, per quelle care anime.
Certo la questione Hirayama e Osafune è un po’ spinosa. Per Osafune1 bisognerebbe consigliare alla mamma il cambio d’aria (ad es. a Hitoyoshi). Se il dottore assicura che non c’è danno per la comunità lo piglio volentieri a Takanabe. Se è dannoso [ammalato di T. B.], è certo non meno a Nakatsu e allora bisogna fare consigliare alla mamma dal dottore l’andata altrove.
Per Hirayama provi a scrivere – esortando a curare la salute – sentire che cosa si sentirebbe di fare – fargli proposte – e sentire la retribuzione che domanda.
Per la questione direzione, caro Don Tanguy, mettiamo tutto nelle mani di Dio, che non guarda agli effetti, ma alla buona volontà, e questa l’abbiamo tutti. Ne parleremo. Per me non è la direzione che può rappresentare la difficoltà, ma tutto il complesso dei giovani così disparati, e poi la regolarità degli studi, non avendo noi insegnanti giapponesi di valore, per cui non so come i nostri se la caverebbero in un esame pubblico.
Poi bisogna che decidiamo il trasbordo ed anche vedere se non è il caso di separare le vocazioni nostre dalle altre. Ne ho scritto ai Superiori e vedremo.
Tenga la vita di S. Giuseppe e vedremo. Certo Lei col tanto che ha da fare non può. Se riusciremo a mettere in sede fissa a sé il Seminario, è risolta certo la questione dell’apostolato.
Nessuna difficoltà per la dispensa. Il giovane faccia le promesse. Non c’è bisogno di fare pubblicazioni. Avvenuto il matrimonio lo annunci al padre missionario, da cui se crede può privatim prendere informazioni (ma è da così lungo tempo che la ragazza è a Nakatsu!). Si informi prudenter dello stato libero della medesima.
Per il Vocabolario è davvero un problema perché nelle case i confratelli non possono attendere, come speravo – col poligrafo temo non venga bene – colla macchina dattilografica è certo un lavoro lungo – è sotto stampa quello di P. Candau che però non si sa quando uscirà… Abbia la bontà di attendere ancora qualche giorno che proverò…
Colla prossima domenica si inizia la Pia pratica delle sei domeniche di S. Luigi. Se crede bene farne cenno affinché conoscano e magari farle tradurre dal Giovane Provveduto…
Preghi e faccia pregare per questo povero prete.
Suo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 L’aspirante Hosafune, morì nello stesso anno. La madre, Hosafune Taki, rimasta sola, alla fine di quest’anno accettò la direzione del nuovo Ospizio per i vecchi eretto a Miyazaki, e contribuì alla fondazione della Congregazione della Carità di cui divenne la prima Superiora Generale.