2854 / Ricaldone Pietro / 1941-12-… /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Caratteristiche dell’8 dicembre 1941 in Giappone1
Tokyo, Dicembre 194l
Rev.mo ed amatissimo Padre,
Mi sono svegliato quella mattina col grido di “Viva Maria!” ripensando al cuore di Don Bosco quella mattina, dopo Messa nella quiete del coretto di S. Francesco d’Assisi a Torino, di fronte al suo primo figliuolo oratoriano… Cento anni dopo come si trovano tutti i suoi figli sparsi in tutto il mondo, di fronte ai loro numerosi figli spirituali che nell’ardore dell’animo, pieno di gratitudine e di amore a Maria, effondono in quel giorno i loro sentimenti, le loro preghiere più belle, i loro propositi più forti, e nel nome e col cuore di Don Bosco si presentano alla Madre loro tenerissima.
Nel nostro Giappone, ho nella predetta relazione indicato nelle linee schematiche richieste dal doveroso rispetto alle disposizioni per le comunicazioni del momento, quanto abbiamo fatto. Voglio indicarle alcune caratteristiche delle nostre modeste celebrazioni.
Anime che si consacrano a Dio. Pensare alle condizioni mondiali del momento, vedere anime giovanili che con slancio si consacrano a Dio coi santi voti, che conosce dei sacrifici cui vanno incontro colla vita missionaria, specie in questo paese, riempie davvero il cuore di ammirazione, e di caldo e sentito ringraziamento a Dio che dona ai suoi missionari tali consolazioni. Un buon numero di salesiani e di Figlie di Maria A. fra cui anche giapponesi nella data così cara al nostro cuore fanno l’immolazione di se stessi al Signore. Oh, come deve aver gioito la famiglia salesiana dal Paradiso!…
In tutte le case e residenze giornata catechistica nelle forme possibili ad ognuna per ricordare il primo catechismo di Don Bosco. Sarei troppo lungo se volessi narrare le sante industrie per dare alla manifestazione, starei per dire, il colorito locale del primo catechismo di Don Bosco… Oh, benedica il Signore gli sforzi dei suoi poveri salesianetti del Giappone… Benedica il Signore gli umili inizi, il primo avvicinamento… a qualche anima, come avvenne in quel giorno… luoghi e condizioni assai più umili di quelli del Padre nostro…
Si sperava di poter lanciare in quella data la Vita del nostro Padre, traduzione dell’Auffray,2 ma un complesso di circostanze non ha reso possibile la stampa, che solo ora può iniziarsi e che desideriamo sia pronta almeno per la fine dell’anno. È anche questa una parte del nostro omaggio a Don Bosco che sarà presentato al pubblico giapponese con la traduzione magnifica fatta da un’anima che anche attraverso la lettura e traduzione della Vita di Don Bosco ha avuto la grazia della fede. Ricompensa per noi più ambita di qualsiasi altra.
La collana drammatica in occasione delle feste centenarie di Don Bosco ha preparato una serie di pubblicazioni (tre) che nel loro complesso presentano i momenti più salienti della vita e del divenire dell’opera di Don Bosco. Sotto altra forma può anche essere semplice proficua lettura, una vita “sui generis” del nostro Don Bosco. I lavori furono rappresentati in quell’occasione e si fecero grande onore come abili interpreti i nostri cari confratelli giapponesi, vita simpatica, richiamante i primi tempi dell’Oratorio, la ri-audizione delle più belle romanze del Cagliero… di cui si sta preparando un’edizione giapponese…3
[Manca la continuazione].
1 R. M. 2001. La rel. Mis. 2001 è conservata in un dattiloscritto quasi illegibile: in qualche punto si è dovuto cercare di indovinare il testo.
2 La Vita di Don Bosco dell’Auffray all’inizio fu divisa in due volumi. Il primo uscì nel dicembre 1942, e il secondo nel giugno 1943 insieme con l’edizione completa in un volume. Questa vita ebbe varie edizioni e per più di 50 anni fu la fonte più dettagliata per la conoscenza di Don Bosco in Giappone.
3 Non risulta che questa edizione sia stata fatta, ma nel Museo di Tokyo si conserva l’originale della trascrizione di “Il marinaio”, “Il cacciatore”, “Il piccolo spazzacamino” fatta da Don Cimatti.