Cimatti|Ricaldone Pietro / 1932-5-9

938 /Ricaldone Pietro / 1932-5-9 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Takanabe, 9 maggio 1932

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,

Penso al gran lavoro di questi tempi, e non voglio dilungarmi. Espongo in pro-memoria varie questioni pel bene della nostra missione, che faccio presentare tramite della Segreteria, perché si è nel periodo delle elezioni e dell’assestamento. Ad ogni modo per non venire meno al mio dovere:

  1. Come rendiconto mio personale di questo mese e per la salute e per lo spirito nulla di speciale, salvo un rincrudirsi della sensibilità e sensualità. Stagione?, debolezza? Mah! Mi pare di essere tranquillissimo d’anima, ed il Signore mi aiuti.

  2. Per le nostre cose che Lei conosce, grazie alla carità dei Superiori e benefattori, respiriamo fino a Giugno, e finora posso far fronte agli impegni, ma i debiti premono.

Strano però che dall’agosto in cui furono inviate, a tutt’oggi, né dal Vaticano, né dal Duce, neppur una risposta… è un po’ poco. Se almeno si sapesse “no, non si può!”, uno mette il cuore in pace.

Ah, benedetta la burocrazia! Beh! Deo gratias! Ma un’altra volta scrivo direttamente. Vedrà che almeno l’accusa della ricevuta pratica, la ricevo… ed è qualche cosa. Lei certo andrà presto in Vaticano. Dica una parolina per questi poveri disperati… Ma più preghi per noi e col consiglio e colla opera ci aiuti.

I confratelli stanchi, ma grazie a Dio tutti bene in salute, e mi pare tutti ben animati. Il Signore ci mantenga nella sua santa grazia.

Ebbi colloquio con Mons. De Gebriant che mi disse: “Voi Salesiani, pur religiosi, siete missionari. I miei confratelli sono entusiasti di voi”. Mi abbracciò, gli donai una reliquia di Don Bosco: “Oh, l’ho conosciuto, gli ho parlato…”, e la baciava con devozione.

In mezzo alle difficoltà ci protegga Maria SS.ma nel suo bel mese e di Don Bosco. In occasione della sua festa i chierici fecero (e mi sembra con frutto) gli esercizi di metà anno.

Altre novità non vi sono. Entriamo nella stagione piovosa.

Amatissimo Sig. Don Ricaldone, ci benedica e preghi per noi la mamma nostra e Don Bosco, e soprattutto benedica il suo povero figlio:


Don V. Cimatti, sales.