2577 / Circolare Salesiani / 1940-9-25 /
ai Confratelli della Prefettura Apostolica e dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Miyazaki, 25 settembre 1940
Carissimi,
Nell’approssimarsi della festa del gran Patrono del Giappone, S. Michele, vi esorto a pregare con fede affinché si degni di concedere alla Chiesa cattolica in Giappone tutte le grazie necessarie specie in questi momenti di nuovo orientamento per tante cose.
Si avvicina pure la festa di S. Teresina del Bambino Gesù: Essa, protettrice speciale delle Missioni, protegga davvero tutte le missioni giapponesi, che vanno attraversando un periodo di prova fortissimo e di cui non si vede ancora chiara soluzione.
Ma specialmente per il prossimo mese d’Ottobre, miei cari confratelli, diamo mano alla Corona del Rosario e con quest’arma spirituale cerchiamo di far pressione fortissima sul cuore della Madonna. Noi personalmente usiamo di questo mezzo e consigliamolo a tutte le famiglie cristiane: sia davvero una santa crociata di preghiere che ottengano l’attesa pace, e un buon assetto alle missioni del Giappone ed alla Chiesa Cattolica.
Mi avete certamente compreso, miei buoni confratelli: è questo anche il desiderio della nostra buona Mamma che con tal efficacissima devozione vuol essere onorata. Sono sicuro che così facendo potremo in santa tranquillità continuare nel nostro lavoro.
Per le feste di S. Michele e di S. Teresina si osservi quanto è prescritto nell’Ordine.
Per ciò che si riferisce all’atteggiamento che dobbiamo prendere rispetto allo “Shintaisei” (nuovo ordinamento nazionale) è indicato chiaramente da quanto è comparso sul giornale cattolico di Domenica. In pratica:
Seguiamo esattamente le prescrizioni dei nostri Superiori.
Attendiamo con calma e serenità al nostro lavoro.
Si lavori da tutti per formare buone vocazioni e chiederne molte e buone.
Giapponesizziamoci sempre più, e ricordiamoci… “nos autem oportet minui…” senso profondo di umiltà e deferenza in tutto…
Preghiera e poi continua preghiera e poi intensa preghiera affidando noi e le nostre cose alla Mamma Aus. e a Don Bosco.
E specialmente tenere lontano il peccato d’ogni genere.
E avanti nel nome del Signore. Pregate per me. Quanti avessero proposte da farmi per far fronte alle nuove situazioni, lo facciano con tutta libertà o direttamente e per il tramite del proprio Direttore.
È probabile che andranno sempre più moltiplicandosi le pratiche burocratiche nelle relazioni nostre colle autorità: sono norme elementarissime ma necessarissime:
Prudenza in TUTTI nel parlare e nello scrivere: si osservino le regole nostre ad litteram quanto alla revisione di qualsiasi scritto.
Rispondere con prontezza alle pratiche e nei dubbi informarsi da chi di ragione (a Tokyo non mancano persone ad hoc).
Tenere copia di ogni pratica.
I Direttori informino i confratelli di queste direttive, e siano essi soli a dare informazioni alle autorità o ai richiedenti che venissero in casa, o affidino tali relazioni a persona che sappia fare bene tali comunicazioni. Tutti ricordino lo scopo per cui siamo in Giappone e che la nostra politica è quella, e solo quella, del PATER NOSTER.1
Vostro aff.mo
Don V. Cimatti
1 Si sente dal tenore della lettera che aveva coscienza chiara di quello che stava per capitare per gli stranieri.