Cimatti|Cecchetti Albano / 1938-3-21

2033 / Cecchetti Albano / 1938-3-21 /


a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone



21 marzo 1938


Carissimo Don Cecchetti,

  1. Grazie della sua.

  2. Per la venuta degli italiani:1


    1. Come principio

      1. ufficialmente sono le autorità che devono muoversi e fare quanto credono bene e secondo gli ordini (perché li hanno ricevuti o riceveranno);

      2. noi, vediamo di sfruttare l’occasione e mettiamoci in mezzo più che si può. Ma è naturale che andiamo alla nave. Speriamo ci invitino a pranzo, ecc. (A Nagasaki, Prefettura e città, ecc. hanno lavorato in unione colla Missione). Come vede si tratta di intendersi con loro.

    1. Vengono anche per vedere noi e le cose nostre, quindi in programma bisogna absolute che sia messo il tempo necessario per le visite (Missione, Suore, Nagata). Difficilmente verranno a Miyazaki (vero sbaglio di chi ha compilato il programma, ad ogni modo shikata ga nai (= non c’è nulla da farci). Lasciamo fare alla Provvidenza! E si verrà su più che si può per… godere qualche ora con loro e con voi. Pare vadano a Oita.

    2. Quid facere? Più che salutarli con cordialità salesiana e italiana non saprei davvero. Ad es. riuniti tutti possiamo dire un indirizzo – ho intenzione di offrire un album illustrante il lavoro in missione – secondo l’ora, si potrà offrire qualche cosa (?) da bere. D’altro non saprei… Noi due possiamo cantare un pezzo… Il bravo Arri può tener pronto: “Giovinezza, ecc.”. A Nagasaki il grammofono fungeva da banda.

Si può sentire da Tokyo quanto hanno fatto (lo scriveranno, penso)… e si vedrà. Alle Figlie di Maria A. si può dire lo stesso.

Più che per gli italiani è difficile ricevere gli altri: i nostri capiranno facilmente la nostra miseria.

Ecco quanto so dire al momento. Avremo anche tempo a parlarne.

  1. Per Sato… penso… i capriccetti di Bebé. Non gli è ancora passata del tutto. Ora è al Seminario e pian piano… Certo è debole.

  2. Scriverò al Sig. Don Berruti per il repertorio l’ultima (= barzelletta)2. Il medesimo sogno dei 3000 fa anche per me. Vennero… ma non erano miei.

  3. Per la cronaca per me bastano due (una per me – una per Torino). Col prossimo anno poi ogni anno si deve fare e si starà allo stabilito dai Superiori.


E preghi per me.

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

1 Si tratta della Missione Fascista, venuta come segno di amicizia tra Italia e Giappone comandata da S. E. Paolucci, che ha voluto visitare le opere salesiane.

2 Don Cecchetti era famoso per le sue barzellette.