697 /Carlo Salotti / 1931-1-26 /
a S.E. Mons. Carlo Salotti, Segretario di Propaganda fide
Miyazaki, 26 gennaio 1931
Eccellenza Reverendissima,
È la prima volta che ho l’onore di sottoporre alla considerazione dell’E.V. lo stato della Missione indipendente di Miyazaki, affidata ai Salesiani del B. Don Bosco, in alcuni dettagli particolari per cui imploro un aiuto efficace straordinario della S. Congregazione di Propaganda Fide. E tanto più sono mosso a farlo dal fatto che nella pregiata lettera di V. E. mi si dice che sono riuscite gradite le notizie relative al progetto dell’istituzione del Seminario.
Si degni l’E.V. di vagliare la ragione per cui da due anni insisto su questo argomento – sul quale a voce e per iscritto mi si fecero balenare belle promesse, che per ora non si poterono realizzare.
Gli unici seminari ora esistenti in Giappone sono quelli di Tokyo e di Nagasaki. Inviando colà i nostri seminaristi ci viene quasi a raddoppiare la spesa della pensione – nel Seminario di Nagasaki le accettazioni si fanno solo ogni tre anni: dove devo inviare quelli che durante il triennio mi manda la Provvidenza?
Il personale formato fuori del futuro campo di apostolato, mi pare non si affezioni troppo alla missione per cui dovrà in seguito lavorare, né essere a contatto coi suoi futuri superiori e collaboratori.
Per queste ed altre ovvie ragioni, mi è indispensabile un aiuto straordinario per la costruzione sia pure di un modesto Piccolo Seminario.
Finora adibii allo scopo una delle nostre residenze, ma nel prossimo anno ai dieci che finiscono il primo corso se ne aggiungeranno un’altra decina, e non so davvero come alloggiarli tutti convenientemente.
Altro problema vitale per la propagazione della fede in questa nazione che tiene il primato anche nella stampa, è quella di propagare a tutto potere la buona stampa, e già nel nostro piccolo qualche cosa si è fatto.
L’ultima importante pubblicazione fu la traduzione in giapponese popolare del Vangelo unificato, fatto nuovo nella storia della Chiesa in Giappone.
Ma purtroppo finché non avremo una stamperia propria della missione e dovremo dipendere dai pagani una vera azione in grande stile non è possibile. Per quest’opera pure di vitale importanza imploro un aiuto straordinario.
Finora la Congregazione di Propaganda annualmente ci ha generosamente aiutato, ma i sussidi generosi, dato il forte cambio attuale (circa dieci volte tanto) non sono sufficienti a coprire le spese di mantenimento, e non è possibile quindi avere un margine conveniente per fare fronte alle necessità dello svolgersi delle opere, che una volta fondate potrebbero sostenere la missione.
È con l’animo pieno di fiducia che l’E.V. vorrà prendere in benigna considerazione le necessità più urgenti della nostra missione che per ora non può contare su risorse locali, che ho scritto la presente.
Assicuro a nome dei missionari tutti il ricordo quotidiano che abbiamo per l’E.V. che ricorda a noi tutti la glorificazione del nostro Beato, a nome anche del quale domando l’elemosina per la mia povera missione.
Pregando l’E.V. che si degni di benedirci tutti oso professarmi
Dell’E.V. R.ma
Devotissimo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
Super. Miss.