1350 salesiani


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1350 / Circolare salesiani / 1935-1-6 /


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1.1 ai Salesiani della Missione Indipendente di Miyazaki

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6 gennaio 1935

Carissimi confratelli,

Ogni anno alla fine dell’anno scolastico vi parlo di un argomento che sta a cuore a tutti. Vorrei che specialmente in quest’anno facessimo tutto lo sforzo possibile per realizzarlo nella sua pienezza: è un anno SANTO. Vi scrivo nel giorno della Santa EPIFANIA, e la mia esortazione è appunto per parlarvi delle VOCAZIONI. I recenti avvenimenti ci persuadono sempre più della necessità che al più presto possibile formiamo per la missione e per la nostra Società buoni e santi soggetti, che siano in grado di aiutarci e a tempo opportuno sostituirci. È il volere della S. Chiesa; è il desiderio del Governo stesso Giapponese e della popolazione. Miei buoni confratelli, ricordiamo il lavoro di Don Bosco, mi pare che questa fu una delle sue preoccupazioni, sante preoccupazioni. Imitiamolo.

Abbiamo bisogno di buoni seminaristi, abbiamo bisogno di buoni ASPIRANTI (e questi non solo per formare dei buoni preti, ma anche degli ottimi COADIUTORI nei rami diversissimi dell’attività salesiana), abbiamo anche bisogno di personale di SERVIZIO per i lavori di casa e di campagna. LA nuova SCUOLA DON BOSCO a Tokyo domanda allievi, come pure ne domanda il collegetto di Nakatsu. Le porte del nostro OSPIZIO sono aperte agli orfanelli ed adulti derelitti. Per la parte femminile le FIGLIE di MARIA A. attendono pure il nostro valido contributo di aiuto e di consiglio.

Qual bel lavoro di attività è a voi affidato, è a noi tutti affidato! Mi raccomando dunque con tutte le forze et in visceribus Domini nostri J. C. che da oggi specialmente cominciamo a tirare le file del lavoro fatto finora per questa opera santa e venire in aiuto alla missione e alla Congregazione che reclamano con insistenza buoni e santi operai.

MEZZI: preghiera, applicazione esatta del nostro sistema educativo (specialmente frequenza ai Ss. Sacramenti), Compagnie, piccolo clero, belle funzioni, musica, buon esempio in tutto, serena giocondità, belle maniere, ecc. e quanto altro credete utile per eccitare nelle anime il prezioso seme della vocazione. Ricerca presso missionari o altre persone conoscenti. Fare conoscere le nostre opere. Attiviamoci in questo importante lavoro e vedrete che metteremo il Signore nell’occasione di venire in aiuto, se sarà necessario, anche in forma straordinaria. Sarò riconoscente a quanti vorranno suggerire mezzi pratici per riuscire ad un buon successo. Per la pratica di accettazione potete rivolgervi ai confratelli responsabili o anche al sottoscritto. Pregate per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



PRO-MEMORIA

Qualora già si facesse, non si dimentichi mai di far recitare ai cristiani la preghiera per l’Imperatore e Famiglia Imperiale (quando vi è la massima riunione dei cristiani).

L’uso del calendario giapponese non sopprime i nostri privilegi. Raccomando si celebrino le commemorazioni nostre (Primo Venerdì del Mese, 24 del mese) e le nostre feste.

La Delegazione Apostolica è d’avviso che bisognerà rivedere quanto prima il Catechismo. Per ora propone la correzione della risposta sulla superstizione – come da modulo incluso. Colla prudenza voluta fate in modo che i catechisti comprendano bene, e nelle forme opportune vedete di informare all’occasione i cristiani e catecumeni.

Per meglio ottenere quanto in acclusa (sopra) circolare vi prego di fare in una domenica un discorso sulla vocazione e relativi obblighi dei genitori.

Don V. Cimatti, sales.

Superiore della Missione