Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-11-5

839 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-11-5 /


a Suor Letizia Begliatti, Direttrice a Beppu



Takanabe, 5 novembre 1931

Rev. Madre,

Spero che il Sig. Don Tanguy le abbia parlato della proposta di cessione-vendita del terreno e costruzione dell’Asilo. Per me il motivo è duplice:


Sono in estrema necessità

Mettere pian piano le brave nostre consorelle nelle condizioni di maggior libertà di azione ed iniziativa.


Il nostro attuale modo di fare può sembrare forse troppo insistente, minuzioso. Creda, Rev. Madre, è il vivo desiderio di aiutarle secondo le necessità locali e facilitare per quanto si può il lavoro dell’apostolato. La massima difficoltà è la lingua e la povertà nostra, ma tutto è voluto dalla Provvidenza pel bene e per la nostra formazione ed umiltà, e Deo gratias!

Per non perdere tempo la prego (e se è possibile di oggi stesso) scrivere alla Madre il suo parere. Affermativo o negativo che sia, ho spedito la pratica perché urge. Il tutto è costato 225 mila [lire?]. Cedo per 200 mila di cui 100 mila prego siano date subito (se non è possibile almeno 70 mila per Natale) il resto al prossimo anno a rate.

Se la Madre e il Consiglio Generale non crede possibile l’offerta, abbiano la bontà di dirlo subito, per andare così alla ricerca della soluzione, che ci aiuti a far fronte agli impegni. In questo senso ho scritto, anche Lei, Rev. Madre, abbia la bontà di dir chiaro a Torino il suo pensiero definitivo, data l’urgenza delle cose.

Prevedo tutte le obiezioni – ad ogni modo, secondo me, attualmente il bene della Missione esige questo, ed è per questo che ho avanzato la proposta. Comunque riesca la pratica, sia fatta la volontà di Dio.

Desidererei che la cosa (salvo quanto possa essere prescritto dalle loro Costituzioni), fosse tra noi. Don Antonio, essendo del Consiglio, sa naturalmente tutto. Non potrò questa settimana essere tra loro per la visita sabatina.

Ecco il pensiero che prego comunicare anche alle consorelle: “Suffraghiamo le anime del Purgatorio. È l’apostolato più proficuo per loro e per noi. È la devozione che realizza di più il piano della Redenzione, perché salva sicuramente le anime, è quella che dà più gloria a Dio”.

Allegre tutte nel lavoro fatto per il Signore.

Dev.mo

Don V. Cimatti