Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1932-4-24

931 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1932-4-24 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle F.M.A. in Giappone



Takanabe, 24 aprile 1932

Rev. Madre,

Sono finalmente ritornato da Osaka e trovo la sua.

  1. Pel passaggio come le consigliai nell’ultima, dopo aver domandato a Tokyo a vari, la migliore è fare lo shadan [ente morale di proprietà]. Le potrei dare dettagli sullo “shadan” della missione avendolo noi già, ma credo sia molto più pratico per Lei interrogare qualche Congregazione religiosa femminile, che lo abbia. Messa a posto la proprietà della missione penserò a fare lo “shadan” per la Congregazione, che anch’io non so ancora come farò. Il fondamento dello “shadan” sta in ciò che la legge giapponese ammette che almeno tre individui si uniscano in società di proprietà, che, riconosciuta ha capacità giuridica di compra-vendita, ecc. aggregandosi chi crede. L’obbligo è di segnalare annualmente i beni della Società, i cambi avvenuti, acquisti, ecc. affinché l’agente imposte faccia le dovute modificazioni. I vantaggi sono:

    1. che non ci sono tasse per i diritti di successione,

    2. le spese di compra-vendita, donazioni, ecc. sono molto diminuite,

    3. i luoghi religiosi (chiese) e ad uso pubblico (scuole, saloni, ecc.) non hanno tasse o sono minime.

Questo è il poco che so. Ad ogni modo sempre pronto ad aiutare. Lei, buona Madre, bisogna che si pigli un 15 giorni per andare a Tokyo o almeno a Osaka per parlare con qualcuna di queste superiore – prendere copia e cominciare.

So già della nuova carica di Suor Conte, e Don Piacenza mi ha fatto vedere le osservazioni, che ritengo in massima giuste. Per regolare domanderà a Don Margiaria da cui venne la nota secondo i suoi registri. Don Cimatti sarebbe più spiccio (se avesse i soldi), perché ha per principio di non discutere in queste questioni, e vorrebbe abolita ogni amministrazione, affidandosi alla Provvidenza. Ma siccome tutti non la pensano come lui – ed è anch’egli soggetto alla regola – bisogna passare attraverso alla trafila dei numeri… Per lui la cosa più mortificante e dolorosa.

Pazienza! Ma non tema, Madre buona, che il Signore aiuterà il povero Don Cimatti e le giuste richieste di Don Piacenza da una parte e le non meno giuste richieste di Sr. Conte dall’altra saranno soddisfatte.

Ah, se avessimo un po’ più fede!

Il mese iniziato per onorare la nostra buona Mamma e la prossima festa di Don Bosco infondano in tutte la carità, l’umiltà e il sacrificio.

Preghi e faccia pregare pel

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.