2070 / Tassinari Vasco / 1938-6-1 /
al chierico Vasco Tassinari, fratello di Don Clodoveo missionario in Giappone
[1 giugno 1938]
Carissimo Vasco,
Grazie della tua. Se vai a Ferrara, eccoti un bel lavoro che puoi farmi con tranquillità. Come sai il campo di invasione propagandistica affidato al Giappone è la Lombardo-Emiliana. Tu dovresti:
Procurarmi indirizzi di persone che possono interessarsi del problema missionario; cerca di capirmi! Non i benefattori o cooperatori della casa, ma altri. Non bisogna ledere né la giustizia, né la carità per il proprio vantaggio (benché qui si tratti di altri interessi, ossia anime). Quindi ad es. in diocesi vi sarà certo l’Unione Miss. del Clero: se sanno gli indirizzi dei parroci, iscritti, ecc. (idem per l’azione cattolica nelle varie branche, ecc. ecc. ecc.) trovarmi gli indirizzi dei principali esponenti di questi movimenti.
Id. di studiosi, di seminari, ecc. ecc. Inoltre, se fra i tuoi compagni vi fossero buoni elementi della Lombardia… che si rechino in case salesiane, o alle case loro, pregali a nome mio che si trasformino in cercatori di tali cose e mi inviino indirizzi.
È un primo lavoro per la pacifica invasione del Giappone in queste regioni. Spero mi avrai capito: e tutto questo con calma “in silentio et in spe”, come le formiche bianche del Giappone che se non si sta attenti rodono travi enormi, e la casa rovina, – senza ledere personali suscettibilità, perché da tanti si teme l’invasione missionaria, specie quella di Don Cimatti (è una specie di pericolo giallo nipponico spirituale… ridi anche tu! Eppure tanti pensano così perché temono che verran meno quattro soldi…).
E pensare che domando preghiere. I soldi e altro chi vuole mandarli, li mandi, servono anche quelli, se santificati dalla preghiera: se no, non vengono, credi, a me.
Sappimi dire delle Congreg. religiose missionarie esistenti nella Lombarda-Emilia (conosco i Mission. di Parma, di Milano). Penso che se trovaste annuari recenti si trova già un materiale enorme.
Quanto al mio modo di pensare su vari problemi, per carità, cerca di capirmi e non confonderti. In collegio mi dicevano (ridendo sul mio nome) “Cima dei matti”, e non avevano torto: te ne accorgi anche tu.
Eccole le cartoline che desideri e invierò insieme a quanto mi domanda quel bel tomo di Bechis. Mese del S. Cuore! Fuoco e fiamme per Lui, centrum omnium cordium. E prega per me e salutami gli indimenticabili Superiori di Monte Ortone.
Tuo
Don V. Cimatti