Cimatti|Circolare salesiani|1942-2-4

2861 / Circolare Salesiani / 1942-2-4 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 4 febbraio 1942

Carissimi,


Alcune comunicazioni. Prima di tutto un vivo ringraziamento per quanto avete fatto in occasione delle nostre feste di S. Francesco di Sales e Don Bosco. Cerchiamo di non lasciarne disperdere i frutti in noi e negli altri. La lettura fatta delle nostre Regole sia di incitamento a far più e sempre meglio per la nostra vita religiosa.

Non si dimentichi specialmente l’otto di questo mese,1 penso che in Missione l’Amministratore Apostolico abbia dato le norme opportune. Specialmente poi si ricordi nelle forme possibili la prossima festa dell’Origine dell’Impero (Kigensetsu). Invochiamo la protezione della nostra buona Mamma su di noi e sulle anime a noi affidate.

Il 13 c. m. è pure l’anniversario della Consacrazione episcopale di Mons. Doi: preghiamo per lui come Torisha (Capo della Religione davanti al Governo) e se credete suggerire ai cristiani l’invio di auguri e preghiere penso sia gradito. Per parte dei salesiani farò da Tokyo.

Sapete che in missione avevamo la facoltà di dire la Messa “coram SS.mo” (uso 40 ore). Per norma tale facoltà scade col 17 c. m. né vi è ora modo di fare le pratiche per riottenerla: quindi…

Vi sono poi note le condizioni in cui ci troviamo per la parte materiale. Vi assicuro che per parte mia faccio di tutto per fronteggiare la situazione, ma non si può provvedere con la prontezza e coi risultati che si attenderebbero e che sarebbero necessari. Calma, pazienza e continuiamo a fare il nostro dovere come meglio possiamo. Mi risuonano alle orecchie le parole che il nostro Don Bosco rivolgeva ai Direttori nel Febbraio 1876. Le strettezze finanziarie erano molto gravi anche allora, ma il buon Padre, animatili a confidare unicamente nella Provvidenza, li assicurò che questa non sarebbe mai mancata alle nostre case se non quando i confratelli se ne rendessero indegni. Ed io ora applico ad ognuno di voi quanto poi disse con immensa tenerezza paterna: “Ma finché io vedrò quello che ora vedo, che si fanno sacrifici da ogni parte e sforzi per economizzare in ogni maniera, che il lavoro è grande e disinteressato, no, statene certi, la Provvidenza non ci mancherà mai. Non abbiate alcun timore”.

Pur non essendo affare mio diretto dar consigli del genere, vi esorto a far funzionare bene nelle singole residenze gli “iin” (membri del consiglio) e quanto è prescritto in legge. Aiuti ne possono dare e non dobbiamo temere di domandarli e di esigerli. Poi atteniamoci al necessario, e (non meravigliatevi di quanto dico) chi ha, aiuti chi non ha: avrà il centuplo della carità da Dio.

Non abbiamo paura di scambiarci, di comunicarci le necessità scambievoli ed aiutiamoci in necessariis.

Chi ha l’abitudine di iniziare il 19 c. m. il mese di S. Giuseppe raccomandi fortemente al caro Santo le nostre singole e collettive necessità materiali e spirituali.

Pregate e fate pregare per il

Vostro aff.mo

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Don V. Cimatti

1 L’8 febbraio si apriva l’adunanza degli ordinari del Giappone. Doveva prendere decisioni importanti.