3703 / Martelli Corrado / 1949-2-12 /
a Don Corrado Martelli, missionario salesiano in Giappone
Oita, 12 febbraio 1949
Carissimo Don Corrado,
Non potevo parlarti prima senza sentire ad Oita lo stato delle cose.
Sai la questione di Usuki. Bisogna iniziare. Casa e terreno ci sono, bisogna far sloggiare con carità e fermezza la famiglia ecc. Mi ci vuole un uomo che sappia sbrigarsi in tante cose (faccende della casa – difficoltà iniziali per l’apprestamento di casa – relazioni con gli americani che sono informati della cosa, ecc. ecc.), che sia di spirito di sacrificio, di buon tatto e cuore caritatevole. Conosco Don Corrado e al momento, dopo aver pregato, e riflettuto, penso che te la puoi cavare assai bene, coadiuvato dagli aiuti speciali che il Signore, Maria Ausiliatrice e S. Francesco Saverio ti otterranno certo quanto è necessario per la nuova impresa. È certo una croce, che devo importi. Conosco il bel lavoro iniziato a Beppu a pro di tante anime: ed anche a Usuki non mancherà l’elemento che ti sta tanto a cuore, i poveri e i tanto cari ammalati. Naturalmente ti si procurerà un sostituto. Per la questione della cappellania degli americani (che penso d’altra parte non sarà eterna) Deus providebit.
Prega. Con Don Liviabella decidi… E come primo passo va a Oita per intenderti e fare un sopralluogo e al più presto (entro il mese) introdursi definitive.
Don Marega e Don Moro ti aiuteranno negli inizi: pensiero di S.E. è che il missionario cominci a prendere possesso del secondo piano e che metta il “kanban” [iscrizione] all’entrata. Se ci saranno difficoltà tue personali, potrai indicarle al sottoscritto e a Don Liviabella, ma ti direi di pensare così: “In verbo Domini laxabo retem”. Ti benedice il
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.