3063 / Cecchetti Albano / 1944-2-3 /
a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone
3 febbraio 1944
Carissimo D. Cecchetti,
Dal treno1 un saluto e preghiere a Lei, a D. Lorenzi e a tutti i suoi.
Festa di D. Bosco ben riuscita allo studentato, 3 diaconi, 3 cresime, inizio aspirantato. A Mikawajima 3 battesimi e tre mantelline dalle suore (mi dicono 2 a Beppu). Deo gratias!
Una spina dolorosa: il nostro Itakura non si sente di rinnovare i voti. Passa al clero indigeno della diocesi di Osaka. Lavorerà per il “daitowa” (= la grande pace dell’Oriente)2. Fiat voluntas Dei.
Per salvare il “Don Bosco-sha” (= editrice D. Bosco) si è finito col riunirsi alle Editrici cattoliche: al momento non c’era altra via. Pazienza!3
Nel mettere a posto la roba di D. Arri, mancano vari quinterni senza cui rimangono incomplete opere discrete di musica. Veda un po’ se per caso…
Per il resto nulla di nuovo. Preghiamo… lavoriamo al possibile e specialmente santifichiamoci. Allegro, caro D. Albano. Si vocifera che in caso di incursioni (non so per voi) gli stranieri sarebbero radunati in unum. Non sarebbe male tener pronto sempre le cose nostre, ed anche fare un buon inventario di quanto c’è da poter consegnare a chi di noi o di altri dovesse sostituirci. Penso che da Lei non verranno a requisire locali, ma cercano e domandano molto. In caso belle maniere, andar incontro finché si può, salvaguardare i nostri diritti (vita, lavoro, proprietà, ecc.) E preghiamo.
Suo
D. V. Cimatti
P.S. Non sarà male dar norme alle Suore, Nagata per la custodia del SS.mo in caso… (in periculo). Lei o D. Lorenzi consumino e consacrino toties quoties: è meglio, penso.
1 Era di passaggio in treno per andare a Miyazaki. Non aveva il permesso di fermarsi a Beppu.
2 Si trattava di un individuo molto nazionalista.
3 Date le corcostanze, solo un piccolo libro sulle indulgenze fu stampato in quest’anno.