5664 / Grigoletto Giuseppe / 1961-12-9 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
Chofu, 9 dicembre 1961
Carissimo D. Giuseppe,
Grazie delle tue carissime, delle varie tue notizie e della tua nuova posizione,1 che mi dà modo di vivificare l’affettuoso ricordo e la riconoscente preghiera per il carissimo D. Marcoaldi, che è sempre benefattore della nostra povera missione e opera salesiana in Giappone. Lo ricordo come te, cotidie. Grazie, mio buon D. Evaristo. Ad invicem… e per me, specialmente per la mia buona morte.
Mi domandi buona parola o consigli in relazione al tuo nuovo lavoro.
Me ne intendo poco di questa materia. Se si tratta di aspiranti, penso il meglio sia, battere su una buona vita cristiana: su questo fondamento cominciare la costruzione della vita religiosa. Se non c’è questo fondamento non si riesce a nulla di sodo.
È da anni che non predico alle F.M.A. Quando potevo farlo, la base era l’osservanza della Regola, e la santificazione del dovere, del momento presente… Se no, vanno nelle nuvole. Non ti so dire nulla di altro; ma penso che le F.M.A. avranno ad hoc dei manuali che potranno dirigere. Poi specialmente D. Marcoaldi ti potrà aiutare.
Mi dici che il R. M. ti ha dato l’obbedienza dell’allegria. Per tuo bene, per passare salesianamente la tua vita ti ripeto quanto ti ho sempre ripetuto: “Sempre allegro (= pace con Dio e cogli uomini), laborioso sempre (= esecuzione meglio che puoi di tutti i tuoi doveri), unito al Signore e alle anime con la carità e con la preghiera sotto la protezione di Maria A. Immacolata. Non so dirti altro.
Caro D. Giuseppe, al buon D. Evaristo: auguri e preghiere per il S. Natale a nome di tutti.
Sempre a vicenda ricordo di preghiere. Ti abbraccio e benedico di cuore.
Tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 D. Grigoletto era stato nominato cappellano delle F. M. A. nella grande comunità di Conegliano, dove pure c’era Don E. Marcoaldi, già direttore di Valsalice e Procuratore Generale a Roma.