Cimatti|Ziggiotti Renato

5717 / Ziggiotti Renato / 1962-3-7 /


a Don Renato Ziggiotti, Rettor Maggiore dei salesiani



Chofu, 7 marzo 1962

Mio carissimo D. Ziggiotti, nostro Rettor Maggiore amatissimo,


Non so neppure chiaro perché ti scrivo… mi è venuto il pensiero… mi pare non sia un pensiero cattivo… dunque… non vorrei farti perdere neppure un briciolo del prezioso tempo che hai per compiere i tuoi doveri…

Il 26 c. m. a Oita (Giappone) vi sarà la consacrazione del nuovo Vescovo (Mons. Hirata) di Oita, il che segna la fine della Prefettura Apostolica di Miyazaki, trasformata in diocesi di Oita.

Fine di un nome cui fu legata tanta parte della nostra vita salesiana in Giappone.

Uno sguardo di sfuggita al passato (non ho l’abitudine di rinvangare il passato… il passato è passato… e acqua passata non macina più). Il Signore mi ha certo perdonato le non poche deficienze… quello che si è potuto fare è tutto merito Suo… è inesplicabile pensare diversamente. Deo gratias! Già da anni il Signore mi aveva distaccato dalla Prefettura… e di tanto in tanto il pensiero assillante che il distacco violento sia stato causato per le mie colpe (impreparazione, deficienze in ogni senso) veniva sia pur momentaneamente a turbare la sicurezza dell’ubbidienza e il pieno assenso alle disposizioni della volontà di Dio.

Con questa consacrazione il Signore mi distacca anche dal nome. È un piccolo sentimento, davvero esiguo, di un passato da cui il Signore mi vuole perfettamente distaccato.

Il 16 c. m. cominciano gli Esercizi per i rinnovanti le professioni, per i novizi uscenti, per gli aspiranti entranti e per i confratelli. Spero di parteciparvi e così con questa muta chiudo anche il mandato novennale del Direttorato a Chofu – avevo già detto all’Ispettore che ero a disposizione per turare buchi in qualsiasi parte del Giappone, in missione, in Corea e all’estero. Mi pare di non aver difficoltà per qualsiasi posto, da tempo prego il Signore che mi metta dove possa salvarmi l’anima e per fare un po' di bene secondo le forze che il Signore mi dà.

Grazie a Dio posso ancora stare in piedi – la testa mi serve e la mano. Il Signore mi ha distaccato dalla parola… Fiat voluntas Dei, sono a totale disposizione sua – desidero essere divorato dalla sua santa Volontà, ed essere assimilato da essa.

Il bravo D. Albino (Fedrigotti) mi scrive ringraziando di quello che ho potuto fare negli anni di direttorato a Chofu… ed ora sente che mi mettono in pensione relativa, mi danno il ben servito. Non c’è da ringraziare. Per me penso piuttosto al giudizio che deve darmi il Signore per il mio operato e continuo a domandargli quanto sopra: “Gloria sua e anime”.

Non so dove sia ora D. Albino – avendogli da scrivere digli due parole: “Certo pregai per l’onomastico suo – grazie dei ringraziamenti… sono a disposizione di Dio e dei Superiori”.

Prega per me e per questa muta di esercizi… per me… per la mia “buona morte”.

Scusa la lungaggine.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti