5760 / Crevacore Alfonso / 1962-6-5 /
a Don Alfonso Crevacore, Direttore salesiano a Chofu
Chofu, 5 giugno 1962
Sempre carissimo D. Alfonso,1
Deo gratias! Le notizie che riceviamo da te e quanto possiamo vedere dalle notizie dei giornali ci fanno capire che il Signore ha benedetto le tue fatiche con gran vantaggio per le anime. Lo arguivo anche dalla tua faccia sorridente e soddisfatta alla presenza del S. Padre. Ci racconterai poi a tempo opportuno.
Non potendo far altro per aiutarti ti ho seguito e ti seguo colla preghiera. Attento a non stancarti troppo – lavora con serenità e condisci tutto con la preghiera. Alcuni pensieri già scambiati a Chofu.
1. - Vedi se puoi capire qualche cosa su quella benedetta statua del nostro Savio Domenico.
2. - Potendo, abboccati con D. Zerbino, D. Grigoletto che desideravano colloquiare con te.
3. - Approfitto per due righe. Cose speciali non ne ho.
Salute al solito: posso compiere con facilità e senza stanchezza i miei piccoli doveri.
Secondo il tuo consiglio, prima di partire per Nojiri, andrò dal nostro Dr. Moriguchi.
Spero finire per il 15 i piccoli lavori di museo, biblioteca, le piccole lezioni, ecc.
Per la mia vita spirituale continuo a battere più sodo nell’avvicinarmi sempre al Signore.
Ho potuto vivere la vita comune. Per le Regole, Ss. Voti non trovo cose speciali, e per quanto vedo e sento mi pare che le cose di casa vadano regolarmente.
Prega per me. Col 15 p. m. entro negli 84… prega per la mia buona morte.
Ossequi a tutti.
Tuo
Don Vincenzo Cimatti
1 Il Direttore era andato in Italia conducendo due ragazzi giapponesi per essere ricevuti dal S. Padre: si trattava di commemorare la prima ambasceria giapponese a Roma. Questa è la prima lettera di rendiconto.