1627 / Barbaro Federico / 1936-3-13 /
al chierico Federico Barbaro, tirocinante
13 marzo 1936
Caro Barbaro,
Sicut adipe et pinguedine corporis repleatur anima tua.1 Non temere! Diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum, anche quando la testa gira. Vi sono più giramenti di testa:
Materiale… – si è ammalati e bisogna curarsi.
Per i grilli di maggio… e allora si fa come fanno i Giapponesi: si mettono in gabbia – e il ridestarsi dei fiori si offre a Dio e alla Madonna.
Per i giri fantastici… e alla pazza di casa si deve comandare – Non domus domino sed dominus domui.
Per l’amor ferito… ed è il più grave. Non c’è che ricorrere all’umiltà.
Quest’ultimo giramento – il più grave. Gli altri 2-3 riderci su e disprezzare.
Tieni bene in mente: “Mai lottare col diavolo. Piglialo in giro…”. “Hai sbagliato, caro… Gira di bordo!…”. S. Francesco d’Assisi lo trattava come si meritava… Leggi i fioretti.
Ed ora un favore. Coi debiti permessi, vedi di scovare su Rivista dei Giovani un complesso di articoli che si riferiscano alla carità della Chiesa (dal punto di vista storico) e me li tieni pronti per quando verrò.
Allegro e buono… e se te lo meriti avrai anche le pedate, colle quali mi dico
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti
1 Don Barbaro è sempre stato molto voluminoso.