Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1932-4-7

922 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1932-4-7 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle F.M.A. in Giappone



Takanabe, 7 aprile 1932

Rev.ma Madre,

Può pensare con quanta gioia ho ricevuto e gli auguri onomastici e lo splendido dono e più le preghiere.

È Don Cimatti che deve alle Suore e si dà attorno, ma purtroppo non può fare grandi cose. Affida al Signore che vede tutte queste nostre miserie, e le permette, certo a nostro bene e alla consolidazione delle cose nostre.

Tento di incominciare a soddisfare il mio debito in attesa che la Provvidenza mi dia mezzo di fare di più…

Nel bel mese di Don Bosco preghiamo con fede. La grazia che domando al buon Padre nostro e alla Mamma Maria A. in questo e nel mese seguente è che mi diano modo di realizzare quanto è necessario e conveniente per il bene delle anime loro.

Abbia quindi pazienza, ottima Madre. Si armi di sacrificio, formi a questo le sue figliuole. Ho coscienza che quanto si poteva fare per aggiustare le cose loro fu fatto.

Se le cose sono solo a questo punto è segno che la Provvidenza dispone così per il bene comune, per Don Cimatti come la massima umiliazione, per le buone Figlie di Maria A. come segno di bontà del Cuor di Dio che percuote chi ama, per far capire a tutto il Giappone la nostra povertà.

Come forse sa anche recentemente a Tokyo di notte fui derubato di tutto, anche dei calzoni.

Diceva uno dei Vescovi là riuniti… “Il Signore ha permesso la cosa alla Congregazione dei poveri salesiani…”. È certo per noi una gloria e che sappiano e che lo siamo.

Preghi e faccia pregare secondo queste intenzioni in questi due mesi.

Tutto suo aff.mo

Don V. Cimatti