Tokyo, 15 settembre1953 |
4223 / Solaroli Ercole / 1953-9-15 /
a Don Ercole Solaroli, missionario salesiano nelle Filippine
Carissimo Solaroli,
Il nome non può essere che romagnolo ed anche lo spirito della tua lettera (permetti il tu?) lo dice chiaro – e ai romagnoli, potendo, non si può dire di no, boja d’un prit…cut signa un cano...cun vala etc.1
Ed ora a noi. Mi domandi il Cieco di Gerico – mi è impossibile inviarlo, perché (è proprio la copia originale), l’hanno al Siam, a Bangkok, ed il guaio è che non so dire il nome di chi me l’ha domandato [era uno della scuola professionale, prete o chierico (?)]. Del Seminatore ho una parte con piccole indicazioni d’accompagnamento, idem di Savio Domenico (ed è questo che invio insieme ad altri friccioli). Per quante richieste abbia fatto ad Hong Kong non sono riuscito ad avere i miei poveri scarabocchi.
Il primo è uso Oratorio (in palco si potrebbero fare vedere allegorie…).
Il 2° mi dicono fu dato molte volte, ma non ho il testo della recita.
Tu puoi essere più fortunato di me domandandola ad ogni modo: un qualsiasi maestro di musica può applicare note alla mia… non so come dire… porcheria musicale…
Ed ecco il tuo ultimo desiderio. (Segue la musica di “Tu es sacerdos in aeternum…”). Cantato con semplicità mi pare deve dire qualche cosa. Di quanto spedisco fa’ l’uso che credi, correggi, taglia, aggiungi, straccia, ecc. ecc.
Un’Ave per me affinchè possa fare una buona morte. Un saluto al carissimo D. Comba e all’occasione tira per me la barba al vostro ottimo Ispettore… ed ossequi ad altri che mi ricordassero. Preghino per me. Assicuro vivo contraccambio di mie povere preghiere e di questi cari confratelli di Chofu.
1 Ti benedice di cuore il |
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2 tuo aff.mo |
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