3682 / Circolare Salesiani / 1949-1-16 /
ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Tokyo, 16 gennaio 1949
Carissimi confratelli [missionari],
È giunto felicemente fra noi (Via America) il confratello Don Foltin, assegnato alla nostra Ispettoria. Ci ha portato buone notizie dei Superiori, che assicurano affettuoso ricordo e preghiere per noi. Invio un po’ di materiale stampa arrivato.
Penso, se al Signore piacerà, di essere presto in missione. Dopo breve permanenza a Fukuoka, inizierei la visita a Nakatsu, discendendo poi man mano alle altre case, e spero pure fermarmi a tutto Marzo.
Comunico pure la notizia pervenutaci dall’America della morte di Mons. Coppo, avvenuta al Rebaudengo. Amico e benefattore della nostra missione, domando un ricordo della sua anima nelle vostre preghiere.
Sono in procinto di partire per l’Italia (Via Suez) Don Tassinari e Don Crevacore. Desidero infine il vostro parere su questi argomenti.
Assicurazione degli stabili della Congregazione.
Trattamento dei famigli o altre persone, salariate o no, alle nostre dipendenze.
Quanto al primo è allo studio un progetto di assicurazioni, in cui i versamenti delle quote e i relativi premi di assicurazione sarebbero fatti non a Società estranea, ma all’Ispettoria.
Quanto al secondo: a prevenire pretese, disgusti, liti, ecc. da parte del personale di servizio, salariato o no, in caso di cessazione dal lavoro o per malattia o per vecchiaia che lo rendono impotente, occorre stabilire chiaramente e per scritto, quanto per giustizia e carità è doveroso fare per le eventuali occasioni. L’Ispettore studierà la questione in linea di massima: ma è dovere di ogni casa (se già non fosse fatto) di pensare al trattamento presente e futuro di quelli che forse (e da tanti anni) lavorano alle dirette dipendenze e a vantaggio delle case. Non deve quindi capitare che si licenzino queste persone senza una giusta retribuzione da pattuirsi; o peggio, che quando non servano più si accollino ad altra casa o all’Ispettoria.
Si avvicina la festa dei nostri santi Patroni. Sia ognuno di noi incitato dal loro esempio alla carità che deve regnare nelle nostre comunità, e alla pratica attuazione della nostra vita salesiana, in tutte le sue manifestazioni.
Vostro aff.mo
Don V. Cimatti, sales.