5701 / Fracchia Italo / 1962-1-20 /
a Italo Fracchia, ex-allievo di Valsalice e Ufficiale dell’Esercito Italiano
Chofu, 20 gennaio 1962
Mio sempre ricordato Italo,
Ricevo il bel dono natalizio. Grazie di cuore, anche a nome dei miei poveri chierici beneficati. Quest’anno colla vostra carità ho condotto in porto 5 nuovi preti. Col prossimo dicembre, a Dio piacendo e coll’aiuto del caro Italo e benefattori, spero di condurne 4, tutti giapponesi. Deo gratias, e grazie anche a te.
Giorni fa mi scriveva quel bel tipo di Conti, graziato da Maria A. e D. Bosco da grave malattia, e mi ricordava i vecchi amici (di cui era in relazione): Viotti e Fracchia “che anche Lui ha i suoi affanni” mi diceva di te. Beh! caro Italo, il Signore ti ha addossato le sue croci (come è per tutti gli uomini di questo mondo)… Sopportiamole con pazienza e umiltà e con la preghiera cerchiamo di vivificarle… Fiat voluntas Dei.
Certo il vecchio amico che conosce parte delle tue preoccupazioni familiari, ti ha sempre assicurato e ti assicura la preghiera quotidiana, riconoscente anche per i tuoi aiuti caritatevoli.
Penso avrai cominciato bene il nuovo anno, nella grazia e nella benedizione del Signore e sotto la protezione di Maria A. e di D. Bosco.
Ti auguro a nome suo: sanità e lavoro e Paradiso a tempo opportuno. Niente ti turbi.
Buttati più fortemente nella volontà di Dio.
Per me al solito. Posso fare da vecchio (corro verso gli 84) i miei doveri e finchè c’è fiato tirem innanz.
Prega per me… per la mia buona morte.
Sempre uniti, caro Italo, in carità e preghiera.
Ti abbraccio e benedico di cuore coi tuoi cari.
Tuo sempre
Don Vincenzo Cimatti, sales.